Hellgate London – Recensione

Un MMO che nasce come gioco di ruolo ma che porta con se un gameplay tipico di uno sparatutto. Hellgate London, lanciato nell’ormai lontano 2007 come titolo a pagamento, ha deciso di passare alla formula free to play con la speranza di risollevarne le sorti.

Siamo nel 2038, il mondo è stato invaso da mostri di ogni tipo che hanno distrutto tutto ciò che di civile ed urbanizzato l’umanità aveva costruito nei secoli. Tra i pochi superstiti che cercano di sopravvivere nascondendosi dove possibile, ci sono alcuni uomini coraggiosi che hanno deciso di unirsi ai Templari, un’organizzazione militare organizzata con lo scopo di non arrendersi all’inevitabile e che cerca di ripulire il pianeta dagli esseri che l’hanno invasa.

Primi passi di gioco

In totale potremo optare fra 6 personaggi differenti: Evocher, Summoner, Blademaster, Guardian, Marksman, Engineer. Ognuno di questi con le proprie capacità e caratteristiche, armi e punti di forza.

Scelto il personaggio di nostro gradimento potremo personalizzarlo optando fra diversi volti, colori della pelle, tagli di capelli, altezza e corporatura. Non si tratta di un’approfondita personalizzazione ma è sempre meglio che utilizzare caratteri totalmente preimpostati.

Inizieremo con le prime semplici quest, che altro non richiederanno se non di passare da un NPC all’altro per dialogare. A questo punto avranno inizio le missioni vere e proprie e potremo accedere tramite i vari portali alle città invase e colonizzate dai mostri. Solitamente l’obiettivo sarà quello di distruggere un tot di mobs, piuttosto che raccogliere un determinato oggetto dalla carcassa di un boss ucciso.

Avversari che potranno avere le sembianze di uno zombie, piuttosto che un alieno o un macabro animale. Uccidendoli guadagneremo esperienza utile a salire di livello e sbloccare nuove skills a nostra scelta. Inoltre in alcuni casi le carcasse nemiche rilasceranno monete e oggetti da raccogliere, come armi ed equipaggiamenti da utilizzare o rivendere. Se avremo la fortuna di incrociare un boss e riusciremo nel tentativo di ucciderlo, il bottino sarà piuttosto ghiotto e remunerativo.

I portali sono sostanzialmente l’unico mezzo di passaggio tra una zona e l’altra, alcuni attraversabili da subito e altri sbloccabili nel tempo, completando le quest in successione. All’interno delle zone sicure, oltre agli NPCs addetti alle quest, troviamo i mercanti d’armi, armature e oggetti utili alla sopravvivenza o al potenziamento.

Gameplay

Più che un classico gioco di ruolo, a livello di gameplay sembra di assistere a tutti gli effetti ad uno sparatutto. Tolta la scelta di personaggi come il blademaster che usa le spade anziché le armi da fuoco, ci ritroveremo a sparare come in un comune MMOTPS. Cambiando telecamera potremo persino passare alla visuale in prima persona, visualizzando soltanto l’arma come in alcuni MMOFPS.

Nel complesso la giocabilità risulta intuitiva, movimenti controllabili dalla tastiera e armi manovrabili con il mouse. Tramite i tasti numerici si potranno assegnare le varie skill da utilizzare nel momento del bisogno, ognuna delle quali consumerà un determinato quantitativo di mana. Le armi da fuoco tendono ad avere munizioni illimitate e i punti vita e mana si rigenereranno automaticamente in pochi secondi.

L’intelligenza artificiale è relativa, i nemici si limiteranno ad inseguirci una volta entrati nel loro range d’azione. Basterà girare sufficientemente alla larga per potersi muovere tra le strade senza esser considerati. Fattore comunque relativo e difficile da mettere in pratica, per via del fatto che le zone contaminate tenderanno ad esser piene di mostri a passeggio.

Grafica e ambientazione

Grafica vecchio stampo, per un titolo progettato e realizzato nel 2007, quando le tecnologie non erano certamente paragonabili a quelle odierne. Modelli poligonali e texture non all’avanguardia, ma che riescono a ricreare in maniera sufficientemente apprezzabile quell’atmosfera post-apocalittica e di terrore adatta alla trama di gioco.

NPCs molto simili tra loro e mobs divisi per razze, ognuna delle quali composta da mostri identici l’un l’altro. In alcuni casi apparirà di fronte a noi un enorme avversario, un boss identico a qualsiasi mostro normale, solo che molto più grande e pericoloso.

Ambientazioni che riprendono per lo più strade cittadine distrutte, con palazzi caduti in rovina ed automobili abbandonate. Le zone sicure sono per la gran parte sotterranee, popolate da NPCs armati e mercanti.

Conclusioni

Un titolo che merita di esser preso in considerazione solo per esser passato al modello free to play, ma che diversamente presenta un comparto tecnico troppo passato per poter competere con gli MMORPG di nuova generazione. Sopratutto chi ama assistere ad una realizzazione grafica fresca e performante, non riuscirà nemmeno ad avvicinarsi ad un gioco come questo.

  • Grafica vecchio stampo, appena sufficiente a livello di modelli poligonali ma insufficiente nei riguardi delle texture.
  • Gameplay più consono ad uno sparatutto che non ad un gioco di ruolo. Apprezzabile anche se a livello di dinamicità e movimenti non gode di un’ottima fluidità.
  • Comparto audio sufficiente, basilare, niente di entusiasmante.

E’ sempre difficile valutare un gioco “vecchio”, perché messo a confronto con un titolo di nuova generazione difficilmente potrà raggiungere la sufficienza. Il passaggio al free to play di diversi MMO che un tempo erano a pagamento mi spinge però a voleri segnalare e preferisco farlo attraverso una recensione che non sotto forma di semplice news.

Tuo Voto
0

Pro

  • Gameplay action stile sparatutto

Contro

  • Grafica vecchio stampo
5.7

Quasi suff.

Grafica - 6
Giocabilità - 6
Originalità - 5

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