Hunter Blade – Recensione

Attenzione: questo gioco non è più disponibile.

Un nuovo MMORPG si affaccia sul mercato, si tratta di Hunter Blade, una trasposizione di un gioco per console chiamato Monster Hunter. In questo nuovo gioco di ruolo incontreremo molte delle classiche dinamiche già presentate da diversi titoli concorrenti, con qualche differenza a livello di gameplay e ambientazione.

Come suggerisce il titolo, lo scopo della gran parte delle quest sarà quello di cacciare (hunt) determinate specie animali, in un mondo fantasy popolato da creature enormi e che ricordano molto da vicino l’era preistorica. Mammut, dinosauri e draghi volanti rappresentano solo una minima parte di ciò che l’ambiente di Hunter Blade vi permetterà di incontrare e cacciare.

Classi e personaggi

Inizialmente la personalizzazione del personaggio risulta quasi inesistente. Potremo optare fra differenti volti, tagli e colori di capelli. Imposteremo quindi il nome e sceglieremo una delle classi disponibili, le quali saranno caratterizzate da una specifica arma primaria da poter utilizzare. Alcuni archetipi potranno essere sbloccati soltanto dopo aver raggiunto un determinato livello, e solo allora potremo cambiare la classe iniziale con la nuova arrivata.

Il sistema delle skill è un po’ atipico rispetto al solito e ci permetterà di specializzare la nostra arma soltanto dopo aver raggiunto il livello 20. A quel punto avremo accesso alle abilità e dovremo scegliere quale sbloccare a seconda del nostro stile di combattimento e dell’arma che preferiamo utilizzare.

Gameplay

Un action MMORPG un po’ statico se paragonato ad altri titoli come Vindictus o Rusty Hearts. Si tratta certamente di qualcosa di meglio rispetto al classico gioco di ruolo con combattimenti automatici e da fermo, ma a livello di fluidità manca qualcosa e i movimenti risultano eccessivamente rigidi e poco dinamici. Segue uno scarso livello di intelligenza artificiale ed un esagerato tempo di reazione da parte dei nemici affrontati, i quali risulteranno eccessivamente prevedibili e quindi sostanzialmente quasi indifesi.

Le quest propongono quel che ogni classico MMORPG tende ad offrire, ovvero una miriade di missioni dove l’obiettivo sarà quello di uccidere una determinata razza di mob o fare rapporto ad uno specifico NPC. Nulla di nuovo quindi, se non per il fatto che a livello di esplorazione avremo accesso a diversi dungeon suddivisi in zone numerate (1-2-3-4-5 per esempio) con all’interno differenti razze nemiche. Per spostarci da una zona all’altra sarà sufficiente cliccare il punto desiderato del dungeon rappresentato sulla mappa, così da pilotare automaticamente il nostro personaggio fino alla destinazione scelta. Non resterà che uccidere il nemico e utilizzare la speciale pietra che avremo nell’inventario per tornare al villaggio, parlare con l’NPC giusto e ritirare la ricompensa.

Livello dopo livello potremo smorzare leggermente la monotonia di gioco ricordandoci che si tratta pur sempre di un MMO, che come tale ci permette di accedere ai dungeon accompagnati da altri giocatori. Ovviamente anche per gli amanti del PvP ci saranno le classiche sfide tra eroi, dove chi preferisce sfidare una mente pensante rispetto ad un’intelligenza artificiale scarsamente dotata, potrà trovare appagamento.

Grafica e ambientazione

A livello di comparto grafico Hunter Blade supera la sufficienza, anche se non di molto. I modelli poligonali e il dettaglio delle texture, con le quali gli sviluppatori hanno saputo ricreare questa sorta di animali preistorici e fantasy, risultano certamente di ottima fattura, mostrando anche da vicino alcuni appaganti e piacevoli dettagli che a livello di realismo non possono che risultare interessanti. Anche i personaggi, sebbene pressoché tutti molto simili, sono stati sufficientemente curati.

I vari costumi ed equipaggiamenti con i quali poter personalizzare e migliorare il proprio eroe offrono una scelta piuttosto ampia e sopratutto varia, permettendo al giocatore di seguire un proprio stile e realizzare nel tempo la sua immagine ideale.

Gli ambienti a primo impatto presentano panorami profondi ed interessanti, ma subito dopo lo scalpore della scoperta ci si ritrova a percorrere zone mediamente vaste, abitate da diverse creature che scorrazzano nel nulla. Poco o niente a livello di elementi ambientali, solo qualche filo d’erba poco definito e tanto prato e montagne. Non so di cosa possano nutrirsi le razze erbivore in ambienti come questi, ma quel che è certo è che il deserto aggrava ancor più quel senso di monotonia che le quest nel medio/lungo periodo già di per se non riescono ad evitare.

Nessuna inquadratura speciale durante i dialoghi con gli NPC, oltre a dei testi che a livello di font e grandezza del carattere risultano poco chiari e a malapena leggibili con una risoluzione “1900 x 1080”. Diciamo che in generale alcune cose sono state curate più che sufficientemente, mentre altre sembrano esser state trascurate quasi completamente, creando nel complesso un’esperienza grafica di poco sopra la sufficienza.

Conclusioni

Un action MMORPG che sa un po’ di vecchio, forse proprio perchè ispirato ad un titolo per console ormai passato e che, nonostante l’adattamento per esser giocato su pc, non sarebbe mai potuto esser all’altezza delle novità del settore. Ciò nonostante mostra alcune caratteristiche apprezzabili e se vogliamo originali, come l’ottima definizione con la quale sono state disegnate le creature, eccezionalmente simili ad animali preistorici e dalle dimensioni enormi rispetto ai personaggi umani. Anche l’idea di “cacciare” anzichè il classico “uccidere per droppare” gli oggetti richiesti dalle quest, vuole forse comunicare un’idea concettuale differente dal solito, anche se poi a livello di gameplay in realtà cambia ben poco.

Se mi venisse chiesto di consigliare un MMORPG interessante ed innovativo non sceglierei certo Hunter Blade, e non lo farei nemmeno se mi venisse chiesto di indicare un Action MMORPG assolutamente da provare. Se però dovessi trovare una via di mezzo tra i classici giochi di ruolo statici e i nuovi action fluidi e dinamici, Hunter Blade sarebbe sicuramente il primo titolo a cui penserei.

  • Grafica nella media, forse un po’ troppo vecchio stampo in alcuni frangenti, ma ben realizzata sopratutto nei confronti delle enormi creature fantasy.
  • Gameplay semplice e dinamico ma allo stesso tempo un po’ troppo rigido. Una via di mezzo tra i giochi statici e gli action di nuova generazione.
  • Comparto audio accettabile, niente musiche da mal di testa ed effetti sonori ben contestualizzati alle dinamiche e l’ambiente.
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Pro

  • Enormi creature ben definite
  • Armi ed quipaggiamenti epici

Contro

  • Ripetitivo
  • Ambienti a volte troppo desolati
  • Interfaccia quasi illeggibile durante i dialoghi
6.7

Suff.

Grafica - 7
Giocabilità - 7
Originalità - 6

1 Commento

  1. Ma questa è una copia presa e sputata di Monster Hunter,la mappa e le animazioni sono le stesse..sia quelle dei mostri che delle armi e dei personaggi,stessi tipi di armi e le variazioni dal titolo per psp sono minime…

    Rispondi

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