Master X Master – Recensione

Qualche mese addietro ci siamo occupati di Master X Master in un’anteprima alquanto speranzosa verso il futuro del free to play edito da NCSoft. Il titolo, lo ricordiamo, è una sorta di ibrido tra MOBA, Action RPG e MMO, raccoglie nel roster i personaggi più gettonati appartenenti alle IP della casa coreana e si distingue dalla massa dei Battle Arena grazie a una serie di scelte di design tanto singolari quanto azzeccate.

Citiamo ad esempio l’approfondita modalità PvE single player che già in fase di prova ci ha regalato non poche soddisfazioni, i contenuti cooperativi e l’ottimo PvP a squadre, quanto mai basato sulle skill del singolo. Vediamo allora cos’è cambiato rispetto alla versione open beta e se, dopo aver catturato una discreta fetta d’utenza in madre patria, l’esperimento di NCSoft sia davvero riuscito a far breccia nel cuore dei giocatori occidentali.

Anteprima di gioco

Tra le prerogative di MxM ci ha colpiti maggiormente la volontà degli sviluppatori di includere quanti più contenuti possibili indirizzati a target talora lontani fra loro. Ce n’è per tutti i gusti: due modalità PvP, una PvE divisa in stage, sfide in singolo o in coop e simpaticissimi minigiochi in 2D. Per quanto riguarda il PvP troviamo il classico scontro MOBA 5 contro 5 con la possibilità di trasformarsi periodicamente in giganti (da qui il nome Titan Ruins) e il deathmatch 3 contro 3 senza level up temporale in arene dalle dimensioni contenute, secondo noi molto appaganti per i giocatori che sanno districarsi nel genere. Ancora meglio la campagna PvE, strutturata allo stesso modo dei Diablo-like, di cui abbiamo apprezzato level design, gestione dei nemici controllati dall’intelligenza artificiale, boss fight, atmosfera e ricompense. Poco da dire sui minigiochi, piccole sezioni platform bidimensionali completabili in meno di un’ora ma comunque graditi. Ugualmente piacevole la presenza di un social hub alla Phantasy Star Online in cui chattare con altri utenti, organizzare le sessioni cooperative e ascoltare le proprie tracce preferite sul jukebox futuristico.

La selezione è vasta anche sul versante eroi, una quarantina di personaggi ben caratterizzati sia esteticamente sia meccanicamente, mutuati in parte da Guild Wars, Aion, Lineage e altri titoli NCSoft. Ognuno di essi possiede un certo numero di abilità da sbloccare, potenziare e armi da customizzare spendendo la valuta in game ottenibile in svariati modi. Naturalmente il sistema di progressione rimane limitato al PvE per evitare sbilanciamenti dovuti alla differenza di livello tra i giocatori, dunque gli spettri del pay to win sono stati allontanati con successo. La sezione cosmetica, invece, appare priva di restrizioni se non quella prettamente economica poiché la stragrande maggioranza delle skin è acquistabile solo tramite esborso monetario. Trattandosi di un free to play coreano, in fondo, c’era da aspettarselo.

I restanti contenuti, eroi in primis, sono acquistabili semplicemente giocando anche se macinati una decina di livelli si raggiunge la lenta salita del grinding, a cui per fortuna bonus giornalieri e periodici mettono una pezza. Consigliamo pertanto agli utenti di cimentarsi nelle prove PvE prima di addentrarsi nel PvP, in modo tale da sbloccare le unità del roster desiderate con maggior celerità, sebbene l’ingresso agli stage sia determinato dal possesso di ticket (alcuni vengono forniti gratis a cadenza quotidiana) che in un certo qual senso ridimensionano l’esperienza single player dell’utente non pagante. Si può comunque accedere al PvE senza ticket ma la selezione dello stage avviene in modo randomico. Quanto agli eroi è possibile acquistarli solo tramite le monete ottenute in gioco, soluzione pregna di rispetto verso l’utenza e che dovrebbe essere adottata più frequentemente nel mondo dei MOBA.

Grafica e gameplay

Il comparto tecnico di MxM offre una resa alquanto dettagliata in modelli, mappe, animazioni ed effetti particellari, questi ultimi utilizzati con sapienza per aggiungere ulteriore corpo a un sistema di combattimento già fluido e soddisfacente; realistiche le ombre e l’illuminazione, notevole lo sforzo sulle texture. La visuale è isometrica come in Heroes of the Storm, il motore grafico però rende addirittura meglio e offre inoltre una scalabilità invidiabile permettendone una fruizione dignitosa anche su sistemi datati e notebook. Buono il comparto sonoro, con tracce energiche e orecchiabili, e il doppiaggio in inglese; prevedibile la mancanza dell’italiano. Infine segnaliamo che la navigazione tra i menu risulta confusionaria e a primo impatto l’interfaccia di MxM potrebbe spiazzare un utente non avvezzo ai giochi asiatici. Tutto risolvibile con un paio di aggiornamenti, in ogni caso.

Avendo marginalmente lodato il combat system, occupiamoci adesso di approfondirne l’analisi. In tutte le modalità di gioco si usano due eroi alla volta, selezionabili in qualsiasi momento (previa attesa del cooldown) attraverso la pressione di un tasto specifico. Ciò contribuisce a variare anche drasticamente i ritmi dei match in corso d’opera, sia in PvE che in PvP, spezzando la monotonia tipica dei MOBA nella loro convinzione ferrea di bloccare la scelta del giocatore a un singolo eroe. Le manovre sono state costruite all’insegna della velocità e si distinguono dal canonico grazie alla presenza di salto e schivata con mira direzionata dal mouse e movimenti WASD. Personalmente ci siamo trovati benissimo anche senza dover reimpostare gli input e non è neppure necessario servirsi di controller.

Tornando alle meccaniche possiamo affermare senza ombra di dubbio che il buon lavoro di NCSoft in tal senso si tocca con mano. Varietà e fantasia caratterizzano l’identità di un roster che spicca sulla concorrenza evitando il banale copia-incolla di kit da Dota e League of Legends. Troviamo eroi con skill dipendenti dal mana, altri in grado di accumulare potenza dagli attacchi sferrati o subiti, altri ancora capaci di diminuire la propria massa corporea e usarla a mo’ di arma. Impossibile negare che gli sviluppatori abbiano voluto pensare fuori dagli schemi riuscendo nell’intento di creare un sistema originale e allo stesso tempo estremamente godibile.

Conclusioni

MxM rispetta le ottime promesse dell’open beta presentandosi al lancio in forma smagliante, con tonnellate di contenuti sia all’attivo che in fieri e un modello economico realmente free to play, a testimonianza della volontà di NCSoft di credere nel progetto e non vederlo soltanto come un semplice cash-in, pratica oggigiorno ahinoi frequentissima. Il titolo può essere consigliato senza riserve a qualunque tipo di giocatore, non importa se appassionato di MOBA o meno, poiché le svariate modalità presenti consentono un approccio sicuro persino da generi a camera relativamente stagna come gli Action RPG Diablo-like. Il che è un bene, vista la triste sorte dei competitor diretti di Valve e Riot nel tentativo di ascendere al trono di re dei Battle Arena.

Se siete alla ricerca di accessibilità, eclettismo, azione basata sulle skill e vi attrae la verve artistica prettamente asiatica delle opere NCSoft, MxM è la scelta giusta. Non sarà il miglior MOBA in circolazione ma di certo, almeno da parte nostra, guadagna un attestato di stima per la notevole voglia di cambiare le carte in tavola all’interno di un genere stagnante che fatica a evolversi. La player base è rimasta attiva e non dovrebbero esserci problemi nel trovare partite, inoltre il netcode non ha mai mostrato segni di instabilità. Un motivo in più per dargli una chance.

Tuo Voto
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Pro

  • Una ventata di freschezza nel genere MOBA
  • Divertente, rapido, skill-based
  • Modello F2P flessibilissimo
  • Comparto tecnico sopra la media

Contro

  • I ticket possono risultare fastidiosi
  • Interfaccia e menu da rivedere
8.7

Ottimo

Grafica - 8.5
Giocabilità - 8.5
Originalità - 9

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