Stando ad un articolo pubblicato da GamesIndustry International, Bigpoint sembra aver effettuato un licenziamento di massa chiudendo tutte le sue attività negli Stati Uniti. Heiko Hubertz spiega il perchè del suo allontanamento dalla posizione di CEO, motivando inoltre l’abbandono dello sviluppo in USA e il taglio di 80 posti di lavoro in Germania.
Heiko Hubertz, CEO di Bigpoint
Abbiamo constatato che sviluppare giochi negli Stati Uniti non è efficace per noi, almeno non in questo momento. I giochi che abbiamo sviluppato negli ultimi due anni non sono stati un successo e quello di San Francisco è un mercato piuttosto competitivo. Dopo New York è una delle città più care dove poter vivere negli Stati Uniti, quindi anche per le persone che lavorano per noi è piuttosto costoso viverci.
Abbiamo bisogno di spazio per altri investimenti in altre aree. Abbiamo raddoppiato il nostro fatturato quasi ogni anni, e quest’anno abbiamo avuto il budget che volevamo. Purtroppo non c’è stata la crescita sperata. Ottenere una fetta di mercato online è molto più difficile oggi di quanto non fosse in passato.
Bisogna essere concentrati sempre di più sul business, prestando molta attenzione agli investimenti. Per questo motivo stiamo facendo questi licenziamenti, per ottimizzare la struttura dei costi ed avere l’opportunità di investire nelle giuste aree.
Il CEO della famosa casa di sviluppo ha comunque rassicurato i giocatori affermando che Bigpoint continuerà a sviluppare nuovi giochi.
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“Il CEO della famosa casa di sviluppo ha comunque rassicurato i giocatori affermando che Bigpoint continuerà a sviluppare nuovi giochi.”
Era più rassicurante se chiudevano e liberavano la rete dai loro giochi noiosi e pieni di bugs