Per molti giochi MMO free to play le microtransazioni rappresentano la più importante fonte di guadagno, un sistema che negli ultimi anni ha permesso ha molte aziende di sviluppo di far crescere sempre più il loro fatturato.
In un recente report pubblicato su www.superdataresearch.com, è stata stilata una lista con i migliori 10 MMO al mondo in termini di fatturato. Da gennaio a settembre 2014 questi giochi hanno generato guadagni per centinaia di milioni di dollari, superando in alcuni casi anche i risultati ottenuti nel 2013.
Fatturati da capogiro per i giochi free to play
Primo tra tutti troviamo League of Legends, il noto titolo free to play che nonostante gli anni e la concorrenza sempre più agguerrita continua ad essere il MOBA più giocato di tutti i tempi. Con 946 milioni di fatturato generati da gennaio a settembre, pare che entro la fine dell’anno il gioco targato Riot Games riuscirà per la prima volta a superare il miliardo di dollari guadagnati con le microtransazioni. Un modello di business, quello del free to play, che non aveva mai raggiunto risultati simili e che con il passare degli anni continua a prendere piede in tutto il mondo.
Al secondo posto si posiziona Crossfire, noto sparatutto della Neowiz che ha raggiunto un fatturato di 897 milioni di dollari, seguito da Dungeon Fighter Online della Nexon con 891 milioni di dollari, il celebre World of Warcraft della Blizzard con 728 milioni di dollari, World of Tanks della Wargaming con 369 milioni di dollari, Maplestory della Nexon con 240 milioni di dollari, Lineage I della NCSoft con 178 milioni di dollari, Counter-Strike Online della Nexon con 148 milioni di dollari, l’acclamato DOTA 2 di Valve con 136 milioni di dollari e infine al decimo posto Hearthstone: Heroes of Warcraft della Blizzard con 114 milioni di dollari.
Numeri da capogiro, su questo non ci sono dubbi, che non fanno altro che confermare il successo del modello free to play sopratutto se associato a giochi di qualità. Alcuni titoli hanno perso qualche colpo, ma nella maggior parte dei casi rispetto al 2013 sembra esserci stato un netto aumento dei guadagni. Forse mi sarei aspettato qualcosa di più dal noto DOTA 2, mentre per Hearthstone bisogna precisare che il report prende in esame soltanto gli introiti generati su PC (quindi vengono escluse le vendite effettuate tramite la versione mobile del gioco).