Quante volte abbiamo sentito dire che i videogiochi fanno male? Quante volte siamo stati allontanati dallo schermo quando eravamo piccoli? Quante volte i nostri genitori hanno temuto per la nostra salute, vedendoci giocare per ore ai videogiochi?
Pressochè qualsiasi tipo di abuso porta a conseguenze negative, basti pensare al troppo cioccolato che causa il mal di pancia o il troppo sole che anzichè abbronzarci ci scotta la pelle. Ciò nonostante, se assunto e preso nelle giuste dosi, sia il cioccolato che il sole possono far bene alla salute, nonchè farci sentire soddisfatti.
Esempi banali a parte, ho voluto richiamare alcuni luoghi comuni per aiutare ad aprire la mente nei riguardi degli MMO e dei videogiochi in generale, partendo da situazioni di cui tutti conosciamo i pro e i contro, per introdurre l’esposizione di alcuni aspetti positivi ricollegabili all’uso dei videogiochi.
il gioco allena e sviluppa la mente
Uno studio pubblicato nel 2010 dall’Università di Rochester (quindi abbastanza recentemente), ha dimostrato come i videogiochi migliorino le capacità decisionali, permettendo di risolvere problemi in modo rapido ed accurato. Non va inoltre sottovalutato quel senso di appagamento psicologico derivante dal successo all’interno del gioco, nonchè l’allenamento a livello di memoria e lo sviluppo di quel genere di coordinazione tra ciò che si vede e ciò che si decide di fare.
Qualsiasi videogame richiede l’utilizzo di un sistema di comando, il quale può esser rappresentato da un mouse piuttosto che da un joystic. Questo chiama in causa l’utilizzo di un altro dei nostri sensi, il tatto, permettendoci di dar vita a quello che viene chiamato “amplificazione dell’input”. Ciò consiste nella possibilità di compiere salti, acrobazie, voli ed ogni sorta di mossa complessa che nella realtà non riusciremo mai a fare, così come governare eserciti o costruire intere città.
Oltre a mettere in moto ed allenare le capacità di reazione e di coordinazione, molto spesso un videogioco ci pone tutta una serie di enigmi logici e matematici da risolvere, i quali si presentano come comuni scenari di gioco. Basti pensare agli MMORTS, ovvero giochi di strategia che richiedono un corretto sfruttamento delle risorse, forza lavoro, eserciti ed edifici, il tutto numerato ed utilizzabile a proprio piacimento. La nostra mente è fatta per evidenziare le ricorrenze, stabilendo relazioni utili a costruire schemi e percorsi sensati. Questo in parole povere lo si può chiamare “apprendimento”.
Il gioco come forma di apprendimento
Quindi, se da una parte l’uso esagerato di un videogioco può creare diversi problemi di salute, a partire da un calo della vista fino ad arrivare a complicazioni di tipo psicologico e sociale, dall’altra è anche vero che nelle giuste dosi rappresenta una sorta di sport mentale, utile a migliorare certe capacità logiche e decisionali.
Infine, per quanto riguarda un altro luogo comune molto discusso, riguardante l’uso di videogame in ambito lavorativo, poco tempo fa è stato pubblicato uno studio dal National Center for Biotechnology Information, il quale ha dimostrato che giocare sul posto di lavoro migliora le performance e la produttività.