Proprio qualche giorno fa ci era capitato, giocando a Ninja Gaiden Black, di chiederci che fine avessero fatto gli sviluppatori di Team Ninja non coinvolti nei progetti di Tecmo Koei. Strano ma vero, alcuni di essi si sono riuniti sotto l’etichetta Soleil realizzando, in collaborazione con Gameforge, lo sparatutto in terza persona Rockshot.
Si tratta di un titolo free to play completamente online, che possiede modalità PvE e PvP in cui regna la frenesia. Proprio questo sembra essere il cavallo di battaglia di Soleil, che mette l’accento sul dinamismo e sull’esplosività di un prodotto ancora molto poco conosciuto e in fase di early access su Steam. Lo abbiamo provato per dirvi se valga o meno la pena di testarne le potenzialità sul campo.
Anteprima di gioco
Iniziamo col dire che le novità, in Rockshot, non abbondano di certo. Struttura e feeling sono gli stessi gli qualsiasi altro shooter gratuito sul mercato, a partire da menu focalizzati sul negozio e personalizzazione dell’alter ego attraverso un semplice sistema di equipaggiamenti alla Call of Duty. Tra le varianti di gioco si notano Drill, Raid e Event. La prima racchiude una serie di modalità versus miste tra le più classiche nel genere, ad esempio deathmatch a squadre e tutti contro tutti. La seconda utilizza un sistema di conquista punti in una mappa per determinare la supremazia di una squadra o un’altra, con punteggi suddivisi per team che naturalmente aumentano con le vittorie ottenute. Gli eventi, infine, ruotano periodicamente e possono prevedere dai classici scontri tra giocatori a ondate di mostri da uccidere in cooperativa in stile survival.
A dispetto dei proclami da parte degli sviluppatori, di armi e oggetti equipaggiabili non ne esistono molti. Si parla di una manciata di bocche da fuoco per tipologia e nessuna particolarmente originale. Per il resto c’è la sezione cosmetica, anche qui un po’ sottosviluppata in termini di design fatta eccezione di qualche costume e strumento a tema rock and roll che contribuiscono in parte a nascondere l’alone di anonimato che il titolo si porta dietro. Non troverete, per intenderci, la potenza espressiva e gli elementi iconici di un Team Fortress 2 ma neanche quelli di un Dirty Bomb. Giusto lo stretto indispensabile per differenziarsi un minimo dalla concorrenza.
Qualche dubbio, poi, lo abbiamo avuto sul modello economico. Rispetto a qualche settimana fa la situazione è decisamente migliorata, infatti gli sviluppatori hanno bloccato gli acquisti pay to win con moneta reale confinandoli al dispendio di valuta in game. Ciononostante i prezzi altissimi e la presenza di un gacha (in sostanza slot machine) rendono la progressione parecchio incentrata sul grinding, con certi oggetti addirittura disponibili solo in affitto se non si paga. Apprezziamo gli sforzi fatti ma siamo ancora abbastanza lontani da un sistema ideale.
Grafica e gameplay
Sebbene sia mosso da Unreal Engine, il comparto tecnico di Rockshot non è proprio all’avanguardia. L’aliasing appare marcato, l’illuminazione offre risultati altalenanti e il look monotono delle ambientazioni non aiuta di certo. Qualche problema anche con i tempi di caricamento, lunghetti, e degli sporadici crash dal sapore di difetti dovuti alla gioventù del prodotto. Per lo meno effetti particellari e animazioni sono fluidi, i comandi rispondono bene e non si può dire che l’esperienza risulti in alcun modo sgradevole.
Più che sgradevole, invero, useremmo il termine incolore. La poca personalità in grado di saltar fuori non concerne lo shooting basilare, bensì il sistema di combattimento corpo a corpo che è comunque affetto da problemi difficili da ignorare. In teoria sarebbe possibile parare, schivare ed effettuare combo con l’arma bianca. Il problema è che quando si subisce un attacco melee si viene storditi e resi incapaci di reagire fino alla fine della combinazione nemica. Elemento, questo, che rende le partite un continuo fuggire l’uno dall’altro nella speranza di non trovarsi mai a stretto contatto ed essere stunlockati fino alla morte.
Rockshot necessita quindi di maggiore lavoro per spiccare tra la massa di shooter free to play presenti sul mercato odierno. Al momento possiamo valutarlo come mediocre sulla buona strada della sufficienza, tuttavia sappiamo come la concorrenza nel settore sia spietata e serva ben altro per far breccia nel cuore dei giocatori. Conviene attendere ancora del tempo prima di poter dare un giudizio definitivo su Rockshot. Fino ad allora, speriamo che Soleil limi almeno una fetta delle criticità da noi riscontrate.
Gioco su Steam: https://store.steampowered.com/app/653120/RockShot/