District 187 – Recensione

Attenzione: questo gioco non è più disponibile.

Dopo averne commentato pregi e difetti in fase di Closed Beta e averlo provato una seconda volta a seguito del rilascio ufficiale, torniamo a parlare di District 187, un MMOFPS molto recente ma già piuttosto diffuso e conosciuto.

Si tratta fondamentalmente di un titolo molto simile a tanti altri sparatutto online, almeno per quanto riguarda le modalità e dinamiche di gioco. Ciò che lo caratterizza principalmente è la presenza di due fazioni abbastanza inusuali, ovvero i gangster e gli agenti SWAT. Ogni partecipante potrà infatti scegliere di volta in volta se immedesimarsi in uno spietato fuorilegge o in un determinato agente speciale, cambiando di conseguenza personaggio e sembianze. Tuttavia, tale distinzione non comporta nessuna diversità a livello di gameplay, pertanto l’esperienza di gioco resterà la stessa indipendentemente dalla fazione scelta.

Anteprima di gioco

In ogni partita potrai scegliere di vestire i panni di un gangster o di un agente SWAT, personalizzando i due caratteri attraverso l’acquisto di armi condivise ed indumenti esclusivi per uno o per l’altro personaggio. District 187 si basa sul classico sistema che permette ai partecipanti di scegliere tramite il lobby una partita, potendo così entrare in azione in un batter d’occhio subito dopo aver atteso il caricamento della mappa. Ogni volta che verrai ucciso dovrai attendere una manciata di secondi prima di tornare in gioco, tempo nel quale potrai decidere di cambiare le armi in tuo possesso scegliendo fra quelle acquistate. Questo ti permetterà di cambiare stile di combattimento ed equipaggiamento ogni volta che vorrai, anche decine di volte per ogni match.

A livello di modalità di gioco non ho trovato nulla di particolarmente originale, almeno non concettualmente. Tuttavia, il classico “cattura la bandiera” è stato trasformato in una specie di “ruba il denaro”, ovvero l’obiettivo non sarà più quello di raccogliere la bandiera e riportarla alla base ma bensì quello di riempire un sacco di soldi e portarlo al sicuro nel proprio furgone. Troviamo poi la modalità “boss”, anch’essa non poi così originale ma comunque divertente, nella quale a turno ogni giocatore si trasformerà in un maiale e gli avversari dovranno ucciderlo per guadagnare punti. Troviamo poi il classico team deathmatch e la modalità bomb, nella quale lo scopo di una squadra sarà quello piazzare una bomba mentre quella avversaria dovrà cercare di impedirne l’esplosione.

All’interno dello store attualmente non sono disponibili molti elementi interessanti, anche se una decina di armi sono già acquistabili, così come una manciata di indumenti ed accessori utili a personalizzare il proprio personaggio. Potrai acquistare con soldi veri o attraverso la valuta guadagnata in gioco, mentre per ogni acquisto ti verrà chiesto di scegliere il termine entro il quale dovrai restituire la merce ottenuta. Si tratta anche in questo caso di un meccanismo già visto e collaudato praticamente in tutti gli MMOFPS esistenti, anche se non è ancora chiaro quanto sia fattibile mantenere un buon equipaggiamento senza spendere soldi veri.

Grafica

Il comparto grafico di District 187 non offre certo una qualità eccelsa, ma nel complesso riesce comunque a garantire un’esperienza di gioco piacevole anche a livello visivo. Sebbene non si possa paragonare a titoli di ultima generazione come Blacklight: Retribution o PlanetSide 2, resta pur sempre un titolo che riesce a soddisfare le esigenze dei giocatori meno puntigliosi e più alla mano. Alcune imprecisioni potevano essere sistemate, questo è vero, ma la scelta di non concentrarsi troppo sul dettaglio delle texture sembra andare a braccetto con la poca profondità del gameplay. Questo non dev’essere visto per forza come una critica, sia chiaro, quanto invece una semplice scelta da parte degli sviluppatori.

A livello ambientale vengono offerte mappe di media grandezza e scenari quasi unicamente urbani, nei quali i giocatori possono sgusciare tra un vicolo e l’altro nel tentativo di schivare i colpi in arrivo e cogliere di sorpresa gli avversari. Tra zone al chiuso e spazi all’aperto sarà infatti possibile mettere in pratica un po’ tutti gli stili di gioco, dando libero sfogo sia alle doti di un cecchino che alla frenesia di chi preferisce lanciarsi nella mischia armato di Winchester.

Le esplosioni e i colpi d’arma da fuoco non offriranno grandi effetti grafici, anche se è bene far presente che le armi sono state realizzate con un dettaglio delle texture superiore rispetto a quello dei comuni elementi ambientali. Risultano inoltre piacevoli ed originali le animazioni alle quali potremo assistere ogni volta che dovremo ricaricare il nostro “ferro”. A seconda del tipo di pistola o fucile vedremo infatti il nostro personaggio compiere movimenti differenti per cambiare caricatore o inserire nuove pallottole in canna. Tra le altre piccolezze degne di nota troviamo la possibilità di far esplodere tombini e rompere vetrate, anche se realisticamente parlando non sempre questi effetti saranno proporzionali alle gesta compiute.

Gameplay

District 187 si presenta come un classico sparatutto in prima persona, anche se cerca di differenziarsi dalla concorrenza offrendo un contesto realistico che mette gangster e SWAT gli uni contro gli altri. Le modalità di gioco tendono a ricreare in ogni mappa lo stesso ritmo frenetico, tipico di altri fps come Alliance of Valiant Arms, dove non ci sarà da stupirsi se nel giro di dieci minuti il proprio personaggio sarà morto una ventina di volte o avrà ucciso una schiera di avversari. Le mappe relativamente piccole e gli scenari ricchi di elementi ambientali in grado di fare da riparo e nascondiglio, causeranno spesso molte morti inattese, imboscate e sopratutto colpi di fortuna.

Devo ammettere che ci sono diversi aspetti che mi hanno dato da pensare, come il fatto che alle volte per uccidere un nemico in canottiera sembra necessario sparare più di un intero caricatore. Anche per quanto riguarda i tanto ambiti “head shot” ho trovato diverse lacune ed imprecisioni, dato che molto spesso colpire alla testa il tuo avversario ne lo ucciderà ne lo debiliterà significativamente, il che sommato all’assenza di sangue e alla difficoltà nel far fuori un gangster vestito in pantaloncini e maglietta, crea un mix di particolari un po’ in contrasto con il contesto realistico a cui si ispira il gioco.

A seconda della modalità scelta ci saranno diversi obiettivi da conseguire, anche se sostanzialmente non ho trovato nulla di particolarmente originale che possa in qualche modo stupire un giocatore che ha già partecipato ad altri sparatutto online. Per ogni match sarà possibile impostare fino ad un massimo di 16 partecipanti (8 vs 8), mentre per chi desidera complicare ulteriormente le cose è disponile un’opzione che permette di scegliere un’unica e specifica tipologia di arma utilizzabile in combattimento. Questa funzione consentirà ai giocatori di dar vita a scontri personalizzati e in grado di soddisfare anche le esigenze più inconsuete.

Conclusioni

District 187 è un MMOFPS di buona qualità, moderno anche se non al passo con i must del settore. Il comparto grafico non sarà forse all’altezza dei titoli AAA, ma riesce comunque a garantire un’esperienza di gioco piacevole e completa, grazie anche ad un gameplay tutto sommato fluido e ben collaudato. Le imprecisioni non mancano e qualche particolare originale in più non sarebbe guastato, ma ciò nonostante si tratta di un titolo da prendere in considerazione, sopratutto per coloro che hanno già un po’ di esperienza nel settore e stanno cercando qualcosa di nuovo da provare.

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Pro

  • Originale l'idea di mettere gangster contro SWAT
  • Semplice e immediato

Contro

  • Alcune imprecisioni potevano essere evitate
  • Nel complesso poco originale
7

Buono

Grafica - 7
Giocabilità - 7
Originalità - 7

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