Considerando quanto sia vasto il pubblico appassionato di sparatutto in prima persona a tema militare nel mercato dei free to play, è facile rendersi conto del perché ne sbuchino fuori sempre di nuovi. Allo stesso tempo non risulta per niente semplice raccapezzarsi tra tutti i contendenti e molto spesso gli utenti scelgono quelli più popolati, in genere al top nella classifica di Steam. Tra essi troviamo gli ottimi Dirty Bomb, Planetside 2, Warface e Team Fortress 2, con una new entry che di recente si è fatta notare parecchio, ovvero Black Squad.
Lo shooter di NS Studio e Neowiz milita in accesso anticipato dalla fine dello scorso luglio ma ha già un buon numero di contenuti e la community sembra essere piuttosto attiva. Qual miglior momento di provarlo, dunque?
Anteprima di gioco
Black Squad rientra nella categoria dei first person shooter multiplayer. Privo di modalità offline, ad eccezione del discreto tutorial e dell’allenamento, questo FPS vanta un pacchetto contenutistico niente male per essere ancora in accesso anticipato. C’è il classico deathmatch a squadre, il Cerca e Distruggi sia in team da 5 che da 8, Assassinio, in cui bisogna scovare e uccidere specifici membri del team nemico, e infine Match Battaglia, basato sulla conquista di basi in due mappe dalle grandi dimensioni. Non si tratta di niente di particolarmente originale ma per lo meno le modalità funzionano in modo degno.
A proposito di mappe dobbiamo dire di aver apprezzato lo sforzo degli sviluppatori nel pubblicarne finora una ventina, anche se si tratta in parte di location piuttosto striminzite formate prevalentemente da corridoi claustrofobici dove il caos e lo spam di granate sono all’ordine del giorno. Chiaro: non tutte le mappe hanno tali problemi, anzi in alcune si nota una certa cura nel level design che rimanda a colossi del genere come Call of Duty e Counter-Strike. In ogni caso, neanche qui, nulla di minimamente originale, nonostante il livello di qualità complessivo non sia affatto basso.
Sulla pagina Steam di Black Squad si decanta con una certa enfasi la virtù del modello free to play utilizzato, dichiarando che il titolo non possiede alcun elemento pay to win. È vero, del resto pressoché tutte le armi sono acquistabili con la valuta ottenuta in game e i loro prezzi appaiono ragionevoli. Spendere euro serve, in linea di massima, soltanto a garantirsi skin per soldati ed equipaggiamenti. In alternativa si può scegliere di investire cifre minori e tentare la fortuna con le loot box ma francamente consigliamo di evitarle e sbloccare subito gli oggetti desiderati.
Grafica e gameplay
Tecnicamente siamo davanti a un vero e proprio peso piuma. L’Unreal Engine 3 è stato ottimizzato al meglio e a dispetto dei requisiti incredibilmente bassi (Core 2 duo, 2 GB di RAM, Geforce 8600) il gioco non sfigura in quanto a resa grafica. Con la nostra configurazione siamo riusciti a maxare il tutto rimanendo abbondantemente sopra i 200 fps e siamo sicuri che chiunque, persino i possessori di laptop, potrà godersi un’esperienza soddisfacente almeno a 60 fps. Detto ciò non aspettatevi texture ultra definite, esplosioni alla Battlefield ed effetti particellari realistici: siamo comunque molto lontani dalla fedeltà simulativa delle produzioni tripla A moderne. Non è una colpa, ovviamente, giusto un dato di fatto.
L’originalità non è il punto di forza di Black Squad, lo abbiamo detto, d’altra parte ormai neanche i capostipiti del genere ne possiedono granché. Tuttavia la rapidissima fluidità dell’azione riesce a regalare la giusta dose di intrattenimento capace di tenere impegnati i giocatori per sessioni di qualche ora. L’esperienza spiccatamente arcade alla Call of Duty data dalla bassa salute e dalla frenesia degli scontri si sposa piuttosto bene con gli elementi più simili a Counter-Strike, tra cui il rinculo accentuato delle bocche da fuoco, l’ottima gestione delle hitbox e la registrazione precisa dei colpi, complice un netcode vicino all’impeccabilità.
Non esistono classi, dunque agli utenti viene lasciata la libertà di assemblare l’armamento del soldato a seconda del proprio stile di gioco. Le armi a disposizione sono svariate, quelle equipaggiabili solo due (primaria e secondaria) escludendo granate e arma corpo a corpo. Il feedback è abbastanza gradevole, specie quello dei fucili a pompa e delle pistole revolver, peraltro le armi più letali del gioco viste le dimensioni ridotte delle mappe. Un tantino macchinoso, invece, il sistema di controllo, causa l’assenza di tasti addetti a funzioni fondamentali come il toggle run e crouch.
Conclusioni
A Black Squad non si possono imputare significative mancanze tecniche, meccaniche o contenutistiche. È un titolo basilare, solido, rodato. L’unico problema risiede nell’assoluta piattezza della produzione, che fatica a distinguersi dalla massa e ricalca pedissequamente quasi ogni caratteristica degli sparatutto militari in ambito tripla A. Provarlo non costa nulla, il modello free to play è equo e non si vede alcuna traccia di pay to win. Se volete qualcosa di fresco e ispirato, però, vi conviene cercare altrove.