Brawlhalla, insieme a Rivals of Aether, è uno dei pochi picchiaduro platform in stile Smash Bros presente sulla piattaforma di Valve e rientra peraltro tra i migliori esponenti del genere a livello globale.
Grazie a un lungo periodo di early access (ben tre anni) il team statunitense Blue Mammoth Games sembra essere venuto a capo di gran parte dei problemi di bilanciamento riscontrati nelle fasi iniziali e giusto pochi giorni fa ha rilasciato la versione finale del suo primo, già popolare, titolo su Steam. Da appassionati di fighting game non ci siamo fatti scappare l’occasione di testarne le potenzialità e siamo pronti a riassumervi la nostra esperienza in fase di prova.
Anteprima di gioco
La costanza e la dedizione della community di Smash Bros non sono un mistero: ancora oggi gli streaming su Twitch hanno un pubblico nutrito e i tornei fioccano uno dopo l’altro anche a distanza di giorni. Brawlhalla, in fase di sviluppo, ha beneficiato enormemente dell’aiuto della fanbase del gioco Nintendo. Il bilanciamento è stato perfezionato in coordinazione con il feedback ricevuto dagli utenti più esperti e, almeno ad un’occhiata generale, non abbiamo percepito pressoché alcuna mancanza. Se venite dall’opera di Sakurai vi troverete perfettamente a vostro agio poiché Brawlhalla ne condivide appieno l’impostazione. Uno o più personaggi si sfidano in combattimenti all’ultimo sangue all’interno di arene composte da piattaforme sospese per aria e venire spediti al di fuori dello schermo comporta la perdita di punti nel tabellone di gara. Vince, generalmente, chi ne accumula il maggior numero mettendo KO gli avversari senza farsi cogliere alla sprovvista.
Esistono diverse variazioni della canonica formula free for all, ad esempio le sfide 1 contro 1, 2 contro 2, la rissa settimanale e le modalità classificate. C’è inoltre una grande enfasi sul comparto offline, a cui Brawlhalla dedica una nutrita sezione completa di multiplayer locale, tornei con la CPU, tutorial e allenamenti. Neanche a dirlo la possibilità di giocare sul divano con i propri amici è uno dei pezzi forti dell’offerta e costituisce già da solo un valido motivo per l’acquisto. All’ottimo reparto contenutistico si aggiunge ovviamente il roster, composto da 34 unità abbastanza diversificate sia a livello estetico che meccanico. Troverete di tutto: dal signore degli scheletri al bardo, dal drago all’arciere elfico, dal pirata al metalupo. Sei di essi sono disponibili a rotazione settimanale, il resto viene venduto nello shop insieme alle relative skin.
Le valute in game sono tre, due ottenibili giocando e una che richiede l’esborso economico. Per acquistare le skin è permesso spendere i punti gloria dati alla fine della stagione competitiva a chiunque vi abbia partecipato, prescindendo dalla posizione nella leaderboard. Per gli eroi serve invece l’oro, moneta standard, che tuttavia si ottiene davvero con troppa lentezza e diciamo che spinge in qualche modo l’utente a procurarsi il pacchetto completo al prezzo di 20€. Si può chiaramente usufruire della rotazione settimanale degli eroi ma se si prende in considerazione un tempo di sblocco per singola unità che va dalle 5 alle 7 ore, l’acquisto dell’All Legends Pack si prefigura purtroppo necessario. Se invece vi piace il grinding avrete di che gioire. Infatti ogni personaggio sale di livello dopo un determinato numero di scontri e guadagna colorazioni alternative e pose da combattimento, in pratica dei modificatori di statistiche. Ad esempio Koji ha un’alta destrezza ma se ne possono sacrificare alcuni per settarlo in modalità difensiva e supplire alle mancanze congenite.
Grafica e gameplay
Semplice nel modo giusto, il comparto grafico di Brawlhalla sfoggia un look cartoonesco dai colori sgargianti completamente bidimensionale che non disturba l’azione frenetica su schermo e anzi la esalta con i suoi discreti effetti visivi che rendono bene l’idea dei colpi inferti. Non c’è un gran livello di dettaglio nelle ambientazioni e negli stessi sprite ma tutto sommato non se ne sente per nulla la mancanza. Convincente in toto, invece, il sonoro, a fronte di una lista tracce varia, orecchiabile e adeguata in qualunque situazione. Niente da segnalare in merito a bug, glitch e altri problemi tecnici; spartana l’interfaccia di gioco, assente la lingua italiana.
Dicevamo come la struttura di gioco ricalchi a grandi linee quella di Smash Bros. Ciò non significa che sia identica, vista la suddivisione dei moveset di ogni personaggio in due stili di combattimento talora diametralmente opposti. I combattenti iniziano la partita disarmati, potendo contare solo su un numero limitatissimo di attacchi statici e su tre manovre aeree per evitare di cadere dalle piattaforme. Il sistema funziona in modo da premiare chi mette a segno il maggior numero di colpi, con i personaggi che schizzano progressivamente più lontano man mano che la loro barra della salute diventa rossa. È possibile effettuare scatti e wall jump senza limiti su qualsiasi superficie, elemento che conferisce un certo dinamismo al combat system e ne accresce l’accessibilità. Accessibilità che si conferma ampia grazie alle armi, due per personaggio, in grado di conferirgli set di mosse differenti a seconda del pezzo equipaggiato. Si tratta di oggetti con durabilità limitata che cadono nel campo di battaglia a intervalli regolari insieme a mine, granate e altri strumenti di morte a utilizzo singolo.
Nonostante le mosse in questione siano al massimo una decina per arma e non siano previste particolari combo, bisogna ammettere che il sistema riesce ugualmente ad essere soddisfacente, il feedback restituito piuttosto gradevole e l’esperienza adrenalinica. Non serve chissà quale finezza tecnica per vincere una partita in Brawlhalla, basta soltanto muoversi con cautela evitando di esporsi quando non necessario ed evitare di piazzarsi sui bordi delle piattaforme. Il lavoro certosino svolto in fase di bilanciamento paga e dunque non esistono personaggi oggettivamente più potenti o mosse più efficaci di altre.
Ci si impiega poi pochissimo a trovare un match, a prescindere dalla modalità scelta, e il matchmaking compie il proprio dovere in maniera impeccabile mettendo insieme giocatori dalle abilità equiparabili. È un titolo piuttosto popolare su Steam, ragion per cui i server sono sempre affollati.
Conclusioni
Tirando le somme, Brawlhalla è un’eccellente alternativa low cost a Smash Bros perché ne cattura appieno lo spirito competitivo pur limandone gli aspetti che lo rendono elitario. C’è un grande focus sulla mobilità, alla luce dei tre salti e del wall jump, una minor rilevanza assegnata alle combo, viste le mosse statiche suddivise in stili, e infine un reparto contenutistico incredibilmente vasto per un free to play che trova la sua apoteosi nel variopinto roster composto da 34 elementi.
Semplice e divertente, Brawlhalla consente a tutti di provare l’esperienza dei picchiaduro platform senza possedere le doti di un campione mondiale, e questo lo abbiamo decisamente apprezzato. Peccato solo per il notevole grinding richiesto per sbloccare i personaggi, sebbene le rotazioni settimanali consentano agli utenti non paganti di utilizzarli online. Trattasi naturalmente di un modello per niente pay to win, considerando che le pose da combattimento, unico elemento influente sul gameplay, sono ottenibili soltanto attraverso il level up. In ogni caso, se intendete giocarci a un certo livello, i 20€ del pacchetto base sono ahinoi pressoché obbligatori.