Se prendiamo in considerazione come grande insieme gli sparatutto in generale, potremo sicuramente suddividerlo in alcuni sottoinsiemi, caratterizzati e differenziati tra loro principalmente per via dell’ambientazione e delle scelte grafiche perseguite dagli sviluppatori. In questo articolo ho deciso di focalizzarmi sui titoli di stampo militare, i classici ambientati in zone di guerra o semplicemente dove a scontrarsi sono giocatori vestiti da soldati.
Basandomi sulle valutazioni attribuite nelle recensioni di tutti gli MMOFPS e MMOTPS, ho selezionato tre tra i migliori giochi sparatutto online esistenti ad oggi. Ho escluso tutti i titoli con voto complessivo inferiore a 7 e quelli dall’ambientazione futuristica o solo in minima parte di carattere militare.
I migliori MMO sparatutto di stampo militare
Primo tra tutti l’ormai famoso AVA (Alliance of Valiant Arms), un titolo che ha ottenuto i maggiori consensi tra gli sparatutto in prima persona e che ha superato la concorrenza grazie ad una grafica eccezionalmente ben realizzata. Otto modalità di gioco e 3 classi differenti, arsenali di tutto rispetto per ogni genere di arma e tanta, inarrestabile, azione.
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- Sicuramente la grafica fa da padrona tra gli aspetti che han condotto al successo questo titolo, nonostante parte del merito vada attribuita anche alla vasta scelta nelle modalità di gioco e nell’acquisto di nuove armi, nonché ad un ottimo comparto audio. La realisticità di questo MMO lo porta sicuramente al di sopra di ogni altro free to play, lanciando una sfida a qualsiasi software house che voglia competere sviluppando un nuovo sparatutto di stampo militare.
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- Nessuna personalizzazione del personaggio se non la possibilità di scegliere fra qualche faccia preimpostata. Ritmi di gioco insostenibili e snervanti per i meno esperti del settore, causa anche delle mappe relativamente troppo ristrette per permettere adeguati appostamenti o la messa in atto di particolari tattiche. Non ci sarà da meravigliarsi se in 2 minuti si perderà la vita 10 volte. Particolarità che per molti porterà all’abbandono del titolo, spingendoli alla ricerca di qualcosa di più soft a livello di pressione e tempi di reazione richiesti.
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In seconda posizione troviamo Battlefield play4free, un gioco di guerra al 100% che porta con se la magnifica possibilità di guidare mezzi militari, quali jeep, camion, carri armati e jet. Potremo trasportare compagni di squadra e cambiare postazione passando dalla parte del passeggero o in postazione di fuoco. Quattro classi da poter scegliere: Assault, Medic, Engineer e Recon. Zone vastissime che permettono di metter in pratica qualsiasi strategia di guerra, accontentando sia i cecchini con postazioni perfette che gli amanti dell’azione con campi aperti ricchi di elementi ambientali utili per ripararsi, attaccare di sorpresa e passare da un punto all’altro senza lasciarci la pelle.
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- Tra gli aspetti di maggior rilievo che han fatto lievitare la valutazione di questo titolo, rientrano sicuramente: la possibilità di guidare mezzi militari, l’enorme spazio offerto dalle mappe e un comparto grafico più che sufficiente.
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- Manca la personalizzazione del personaggio, a parte la possibilità di scegliere tra alcuni visi preimpostati, tagli di capelli, barba e colori. Una sola modalità di gioco (conquista dei punti di controllo) che per quanto divertente alla lunga può stancare e andrebbe affiancata con nuove alternative. Stesso discorso per le mappe, vaste e ben realizzate ma numericamente limitate a 3.
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Sull’ultimo gradino del podio si posiziona Point Blank, la versione completamente italianizzata di Project Blackout. Diviso in due fazioni, vestiremo a seconda dei casi i panni di un soldato o di un agente SWAT in una delle 5 modalità di gioco differenti. Nonostante risulti un po’ carente da un punto di vista grafico, recupera senz’altro punti grazie ad un gameplay nel complesso piuttosto intrigante, complice l’ottima realizzazione delle mappe e la possibilità di interagire con l’ambiente, distruggendo finestre e vetrate per aprire passaggi alternativi o colpire un nemico avvistato all’interno di un edificio. Un mix di zone al chiuso e all’aperto che permettono di dar libero sfogo alla fantasia tattica di ogni giocatore.
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- Il gameplay fa sicuramente da padrone, ma le numerose e ben realizzate mappe aiutano certamente a migliorare la valutazione complessiva di un titolo che, seppur non di guerra militare al 100%, piacerà sicuramente un po’ a tutti. Lode al fatto che la versione italiana è stata ideata e realizzata espressamente per il nostro mercato, con una totale e quasi completamente corretta traduzione e una community di soli italiani al suo interno.
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- Ciò che non permette a questo titolo di raggiungere l’eccellenza sono alcuni difetti non trascurabili, come la grafica appena sufficiente a livello di dettaglio delle texture e il fatto che un gran numero di armi siano acquistabili solo tramite microtransazioni.
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Conclusioni
Ad oggi non si può certo dire che la scelta tra gli sparatutto militari manchi di alternative, anche se forse si fa sentire l’assenza di un titolo di punta, capace di raggiungere ottimi risultati sia tecnicamente che nel complesso generale. Chi graficamente, chi a livello di gameplay, tutti sono carenti in qualcosa che non permette di considerarli “eccellenti” MMO free to play di guerra.
Considerato però il progressivo aumento di giochi freemium, si spera che presto potrà uscire qualche alternativa capace di lasciare a bocca aperta gli appassionati del genere militare e di guerra.
Dottor Basalto
Ma comprarvi un battlefield, un cod o un counter strike è così tanto un problema? Ormai ce li tirano dietro.
Frap
Se in questo periodo hai denaro a sufficienza da gettare per un passatempo di 1 o massimo 2 ore al giorno, fai pure.