Come ormai saprete, l’espansione Ground Forces di War Thunder è finalmente entrata in fase di open beta. Tutti i giocatori interessati possono ufficialmente combattere scegliendo se pilotare un velivolo dell’aviazione militare o un veicolo blindato.
In questo articolo andremo ad analizzare alcuni aspetti che differenziano il nuovo simulatore di guerra tra carri armati con l’ormai famoso World of Tanks, per ora leader indiscusso del settore. In questo modo, gli appassionati di simulazione potranno avere le idee più chiare e capire quale dei due giochi si sposa meglio con le loro preferenze.
Un breve confronto con World of Tanks
Per chi avesse già esperienza con il ben noto World of Tanks, possiamo sottolineare alcune differenze immediatamente percepibili. I carri armati presenti in Ground Forces sono tendenzialmente più veloci e maneggevoli, a tal punto che è possibile incorrere in ribaltamenti inaspettati. La mobilità rende inoltre i veicoli più letali, il che significa che le partite risultano più veloci e dinamiche, complice anche il respawn che permette di correre rischi maggiori di quanto non si farebbe normalmente.
I carri armati sembrano anche un po’ più fragili rispetto ai loro omologhi presenti in WoT, ma questo probabilmente è dovuto al sistema di targeting adottato dal gioco. Quando si mira su un carro nemico appare infatti una sorta di croce che può essere rossa, gialla o verde. Il puntatore rosso indica che difficilmente riusciremo a danneggiare l’avversario con quel colpo, il giallo segnala che ci sono buone probabilità di andare a segno e il verde non lascia dubbi e invita a far fuoco.
In modalità realistica e simulazione, i segnalatori rossi, gialli e verdi non sono presenti, e i carri armati non vengono identificati sulla mappa con il relativo nome. In modalità simulazione, la visuale è pesantemente limitata e non ci sono riferimenti visivi che aiutino a identificare il nemico. Diciamo che in queste modalità avanzate War Thunder Ground Forces si somiglia maggiormente a World of Tanks, con carri armati più lenti e difficili da manovrare. Per concludere, potremo dire che War Thunder si avvicina più a coloro che amano i titoli shoot em up, mentre WoT si rivolge a un target di giocatori appassionati di battaglie tattiche e strategiche tra veicoli blindati.
Open beta non priva di difetti
Al di là del confronto con World of Tanks, possiamo analizzare alcuni dettagli che caratterizzano il gameplay del nuovo War Thunder Ground Forces. Una volta entrati in battaglia otteniamo informazioni relative al nostro veicolo, anche se non sempre risultano essere molto chiare. Durante il test ho ricevuto un messaggio che mi informava di un guasto, il quale mi costringeva a muovermi ad una velocità imbarazzante. Ho passato il resto dello scontro a strisciare, restando praticamente immobile e non potendo in alcun modo influenzare l’esito della battaglia.
In un’altra occasione sono rimasto bloccato in un fosso per diversi minuti, sforzandomi in tutti i modi di uscirne per tornare in combattimento. Infine ho provato l’ebrezza di capottare un carro armato, posizione scomoda dalla quale non ho potuto svincolarmi. Volendo ci si può anche suicidare infliggendo dei danni al proprio veicolo, ma bisogna ammettere che come metodo non è poi così rincuorante.
War Thunder Ground Forces è in open beta, il che significa che alcuni problemi dovranno ancora essere affrontati e altre novità potrebbero essere introdotte prima della versione finale. Il risultato è comunque godibile e divertente, immediato e accessibile da chiunque. Alcune meccaniche alle volte possono risultare un po’ stressanti, come quando ad esempio si finisce in un fosso o si capovolge il carro armato, ma allo stesso tempo contribuiscono a rendere la simulazione offerta dal gioco più realistica e immersiva.
