City of Heroes: intervista sul futuro post Statesman

Per chi ancora non lo sapesse, da qualche giorno gli sviluppatori di City of Heroes hanno deciso di intraprendere un cambiamento epocale, eliminando dalla scena uno dei personaggi storici, ovvero Statesman. Egli rappresentava la copertina di gioco, l’eroe per eccellenza all’interno di City of Heroes.

In occasione di questo triste avvenimento, il lead designer di Paragon Studios “Matt Miller” è stato intervistato da mmorpg.com. In questo articolo ho pensato di tradurre le parti fondamentali dell’intervista, per offrirla agli appassionati di City of Heroes presenti in Italia.

Che cosa si prova  ad eliminare un personaggio iconico di CoH?

Per me è stata una cosa davvero difficile da fare. Voglio dire, City of Heroes ruotava attorno a questo personaggio fin dal principio, e ucciderlo sarebbe stato un cambiamento enorme. Sapevamo che ciò avrebbe offerto la libertà di creare un nuovo punto di partenza per i giocatori, e volevamo renderli delle vere star e non semplicemente l’ombra degli NPC. Una volta stabilito questo tipo di mentalità, uccidere Statesman sembrava esser la mossa più logica per cambiare la storia. Ovviamente questo non significa “fine”, dato che la sua morte ha un effetto a catena di grande portata che darà vita a diversi cambiamenti.

In che modo i giocatori parteciperanno a tutto questo?

Quando abbiamo lanciato City of Heroes Freedom abbiamo introdotto “Signature Story Arcs”, che può esser giocato sia dagli Eroi che dai Cattivi. Questi sono alcuni dei nostri migliori contenuti episodici, e hanno un programma di rilascio mensile, proprio come un fumetto. Il primo di questi si chiama “Chi morirà?”, ed è basato su un mistero da svelare con il passare dei mesi, ovvero la morte di un personaggio importante. Sul nostro forum i giocatori hanno iniziato a tirare ad indovinare chi sarebbe morto, e su chi sarebbe stato il killer. Un paio di persone hanno indovinato, ipotizzando che si sarebbe trattato di Statesman, ma nessuno si sarebbe mai immaginato che Darrin Wade sarebbe morto. I giocatori che vogliono partecipare al racconto in modo diretto possono visitare la quinta parte della Signature Story Arc, dove è possibile vedere come Statesman incontra la sua fine.

Quali sono i piani futuri?

Beh, c’è sicuramente un vuoto nella Freedom Phalanx adesso. Una delle idee che stiamo portando avanti è quella di promuovere un NPC esistente, facendolo diventare un leader, e offrendo l’opportunità ai giocatori di presentare i loro personaggi da inserire in lista. Avremo maggiori dettagli nei prossimi mesi.

Qual è l’impatto dell’evento sulla City of Villains?

I cattivi potranno partecipare attraverso la loro parte di Signature Story Arcs, nella quale abbiamo scritto due versioni della storia. La loro prospettiva sarà diversa, e non solo una ripetizione delle missioni degli Eroi. Alla fine, con la Freedom Phalanx apparentemente in caduta, i cattivi potranno cercare di distruggere il mondo.

Ci sono altri piani per i personaggi iconici del gioco?

Abbiamo un’altra sorpresa da raccontare nel primo Signature Story Arc, oltre a mettere sotto i riflettori un personaggio minore e non molto amato, trasformandolo in un vero e proprio eroe.

Come funziona la creazione di una nuova storia come questa?

Dopo quello che successe nella prima Signature Story Arc era difficile immaginare cosa sarebbe successo nella seconda. Alla fine sono contento di quello che è saltato fuori, e dell’enorme mole di lavoro che ha portato con se la morte di un grande personaggio. Per il resto, stiamo rimuovendo Statesman dalle aree di gioco e le missioni in cui si presenta. Si tratta di una riscrittura enorme, che porta un sacco di contenuti. E’ davvero un momento storico per il gioco, e i nostri scrittori sono ansiosi di raccontare storie su come la morte di Statesman abbia colpito ogni aspetto dell’universo di City of Heroes.

Fonte: City of Heroes Interviews: Death of the Statesman Interview.

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