ArcheAge è uno dei più completi e interessanti MMORPG free to play attualmente esistenti, un titolo capace di offrire un’esperienza di gioco ricca di contenuti sia PvE sia PvP.
Tra le numerose caratteristiche e funzionalità che meriterebbero di essere analizzate, troviamo il sistema che permette a giocatori, pet e monte di tornare in vita dopo essere stati uccisi. Si tratta di un processo regolato da alcune condizioni particolari che possono influire profondamente sull’esperienza dell’utente, sopratutto di coloro che sono interessati ai contenuti PvP del gioco. In questo articolo andremo pertanto ad analizzare tale sistema, per fare chiarezza e magari discuterne insieme.
Differenze tra personaggi e animali in caso di morte e resurrezione
Quando un animale muore, può essere resuscitato direttamente dal giocatore. Si tratta di un meccanismo gratuito che riporta in vita la creatura, ma che allo stesso tempo la penalizza a tal punto da renderla quasi inutilizzabile. Un animale resuscitato ha infatti un solo punto salute, non è in grado di rigenerarsi autonomamente e perde il 30% della velocità di movimento. Tale sistema può pertanto rendere una cavalcatura quasi inutile a causa della sua lentezza, così come un pet da combattimento potrà fare ben poco con un solo punto salute a disposizione. Questo significa che occorrerà far visita a uno stalliere e pagare una determinata quantità di denaro per ripristinare tutte le capacità dell’animale. Il prezzo solitamente non è molto alto, ma di certo può diventare significativo nel caso in cui una creatura dovesse morire più e più volte.
Quando un personaggio muore, si può scegliere se optare per una resurrezione completa oppure no. Il semplice respawn non costa nulla e fa perdere soltanto una certa quantità di esperienza e il 2% del danno all’equipaggiamento indossato. Ripristinare le statistiche originali degli oggetti è alquanto facile e poco costoso, mentre l’esperienza sottratta solitamente non rappresenta una grave perdita. Tuttavia, per coloro che considerano l’XP come una risorsa preziosa, è possibile recuperare quella perduta spendendo una determinata quantità di punti Labor.
Queste sono le principali differenze tra personaggi e pet/monte in caso di morte. Sulla base delle penalizzazioni di cui abbiamo parlato fin qui, è facile capire come l’uccisione di un pet durante un normale incontro PvP possa risultare un problema. Infatti, anche se l’animale dovesse tornare in vita si ritroverebbe con un solo punto salute e potrebbe essere ucciso nuovamente al primo colpo. Se da una parte questo sistema contribuisce a rendere più realistico il combattimento, dall’altra rende particolarmente inutile e svantaggioso l’utilizzo di qualsiasi creatura. Tale meccanismo incentiva infatti il giocatore a uccidere fin da subito il pet o la cavalcatura dell’avversario, mentre quest’ultimo non sempre avrà il tempo o la possibilità di mettere le bestiole al sicuro.
Perchè questo sistema può rappresentare un problema per il PvP?
Se consideriamo che ArcheAge viene considerato come un gioco basato sul PvP, sembra poco sensato limitare l’utilizzo delle monte e ancor più dei pet durante i combattimenti tra giocatori. Nelle fasi esplorative e nei normali scontri PvE il sistema funziona alla perfezione, in quanto per salvaguardare la salute del pet basta richiamarlo prima di affrontare mostri particolarmente pericolosi. Nel PvP però il discorso cambia, in quanto potrebbe non esserci il tempo per mettere al sicuro il proprio animale o la monta. Tutto questo potrebbe portare a un sacco di uccisioni inevitabili e sopratutto costose.
L’ideale, forse, sarebbe quello di utilizzare diverse penalità a seconda che si tratti di PvE o PvP, proprio come già avviene per i personaggi principali. Un giocatore che muore nel PvE perde infatti punti esperienza che non perderebbe se restasse ucciso in un conflitto PvP. Una differenza simile andrebbe fatta anche con gli animali, permettendo ad esempio di farli tornare in vita durante uno scontro PvP senza penalità a livello di punti salute. Questo probabilmente renderebbe i duelli più divertenti e ridurrebbe di molto le spese extra e le inutili corse verso lo stalliere più vicino.
Personalmente non sono contrario al fatto che un pet possa morire, in quanto rende gli scontri più realistici e competitivi. Allo stesso tempo, però, ritengo che il sistema di resurrezione attualmente utilizzato limiti un po’ le possibilità e il divertimento dei giocatori che amano le battaglie PvP. Consideriamo infine che ArcheAge è stato rilasciato da poco, pertanto ci sono buone probabilità che col tempo qualcosa possa cambiare. Sicuramente se gli appassionati di PvP non gradiranno tale sistema e lo faranno presente agli sviluppatori, Trion prenderà i provvedimenti necessari e cercherà di soddisfare le richieste della sua community.
Voi cosa ne pensate?