Con Closers, Naddic Games vuole tentare la rischiosa manovra di rispolverare i beat ‘em up a scorrimento, genere dalle origini nobilissime che oggi è purtroppo passato in sordina. Potrebbe dunque sembrare che lo studio coreano miri a un pubblico relativamente ristretto, e invece getta nel mix una quantità notevole di elementi tipici degli MMORPG più un accattivante stile anime al fine di ampliare il target.
Il gioco, uscito in oriente nel 2014, arriva sui server nordamericani sotto l’egida di En Masse Entertainment, che ci ha gentilmente fornito un codice alpha. Valutiamo cos’è scaturito dalla prova di questa versione ad accesso anticipato.
Anteprima di gioco
Closers si apre con un lungo filmato introduttivo che ci parla di un’improvvisa invasione aliena a Seoul, con le forze militari speciali Union impegnate a contenere gli invasori con l’ausilio di armi e mezzi pesanti. In tutto questo parapiglia noi interpretiamo uno dei Closers, ragazzi dotati di poteri psichici inglobati nella divisione Black Lamb di Union. I personaggi a nostra disposizione sono 5 e non è possibile modificarne l’aspetto né la voce per motivi di storyline. Il vestiario, invece, può essere personalizzato liberamente attraverso gli oggetti cosmetici acquistabili nello shop. Alcuni di essi hanno delle statistiche e dei bonus incorporati, ragion per cui siamo un tantino preoccupati che all’uscita il titolo possa venir bollato come pay to win. C’è ancora tempo per provvedere, quindi ci auguriamo che gli sviluppatori correggano il tiro quantomeno prima dell’uscita della beta pubblica.
La struttura di Closers rispetta in linea di massima il canone degli MMO a istanze, a fronte di una divisione in dungeon a cui si può accedere dall’hub di gioco, il celebre quartiere di Gangnam. Qui ai giocatori è consentito di parlare con gli NPC, accettare e consegnare missioni oltre che, naturalmente, dedicarsi alla progressione del proprio alter ego. Questa avviene attraverso la distribuzione di punti alle statistiche desiderate con l’avanzare dei livelli, con il potenziamento delle skill che permette di usare combo sempre più articolate e infine con le modifiche agli equipaggiamenti, dentro i quali sono presenti degli slot dove inserire oggetti specifici in grado di aumentarne l’efficienza in battaglia. All’inizio il sistema appare un po’ intricato ma basta qualche ora per abituarvisi e apprezzarne la grande profondità.
Grafica e gameplay
Se gradite lo stile anime, come ad esempio quello di Elsword, non vi sarà difficile prendere in simpatia lo sgargiante mondo disegnato da Naddic. La Seoul del futuro sprizza carattere da ogni poro, allo stesso modo dei suoi abitanti e degli invasori ultra-dimensionali. Si nota la cura riposta nei modelli, nelle animazioni e negli effetti particellari, che donano ricchezza visiva al combat system. Al contrario texture e illuminazione appaiono carenti, indietro di almeno una generazione; non brillante neanche l’interfaccia che non riesce a decidere se adeguarsi all’input da tastiera o controller, finendo per creare un mix in cui sinceramente non siamo riusciti a raccapezzarci.
A conti fatti, gli alti e bassi li ha anche il gameplay. Il sistema di combattimento riprende, come detto in apertura, l’impianto classico dei beat ‘em up a scorrimento orizzontale, da sinistra a destra dello schermo. Ogni dungeon è composto prevalentemente in modo simile, ovvero si estende in larghezza e non prevede quasi mai variazioni e ostacoli al suo interno. Le manovre offensive a nostra disposizione sono svariate, tutte combinabili in sequenze velocissime e molto soddisfacenti da portare a segno.
Parliamo di possenti spadate aeree, di onde energetiche alla Dragon Ball e cariche spericolate capaci di perforare più nemici contemporaneamente. A livello visivo e di feedback Closers centra senza dubbio l’obiettivo. Tuttavia, e non è un difetto da poco, i controlli irresponsivi e i movimenti oltremodo impacciati dei personaggi vanificano in parte l’effetto wow degli scontri. Camminare in 2,5D con una lentezza e una legnosità del genere significa davvero compromettere un’esperienza altrimenti appagante.
Conclusioni
Closers merita sicuramente l’attenzione degli appassionati di MMORPG e beat ‘em up, nonostante diversi difetti abbastanza fastidiosi che ci auguriamo vengano limati al più presto da Naddic Games. A breve vedremo cosa ci sarà di diverso nella open beta rispetto alla closed alpha provata da noi. Le aspettative sono alte: una serie di ritocchi ben piazzati e il titolo potrebbe rivelarsi una vera sorpresa nel mondo ormai non prospero come un tempo dei sidescroller. Bisogna solo che gli sviluppatori ci credano sul serio.