Ho avuto l’occasione di intervistare Valentina Rossi, addetta alla comunicazione e al marketing italiano di Ankama. Le ho fatto qualche domanda su Wakfu, il loro nuovo MMORPG, cercando di scoprire quali caratteristiche hanno riscosso maggior successo e quanto del cartone animato è presente nel gioco.
Puoi descriverci Wakfu in poche parole?
WAKFU è il nuovo MMOPRG di Ankama. 8 anni dopo l’uscita di DOFUS, il MMORPG classificato nella top 5 dei giochi online in Europa, la casa produttrice francese propone una nuova esperienza di gioco basata sullo stesso universo. WAKFU è un MMOPRG dalle caratteristiche politiche, economiche ed ecologiche uniche. In WAKFU, i giocatori sono i soli responsabili dell’evoluzione del mondo.
Scegliere una nazione, difenderla, conquistare nuovi territori, votare, rispettare le leggi (o violarle), diventare governatore… tutto è nelle mani dei giocatori. Sta a loro assumersi le conseguenze delle loro scelte, sia a livello politico che a livello dell’ecosistema. Allo stesso modo, l’economia è interamente nelle mani dei giocatori che gestiscono completamente gli scambi, gli acquisti e le vendite degli oggetti.
Quanto del cartone animato è presente nel gioco?
Moltissimo! In WAKFU ritroviamo molti dei personaggi e molte zone presenti nel cartone animato. Per esempio Xav il Panettiere, protagonista dell’episodio 8 della prima stagione di WAKFU – la serie è, nel MMORPG, un Membro di Clan o ancora il castello di Miss Brutta, in cui è ambientato l’episodio 4 della prima stagione è nel videogioco un dongione, Miss Brutte. I giocatori che conoscono la serie potranno divertirsi a ritrovare i numerosi riferimenti. In effetti, WAKFU nasce come un progetto transmedia. Il videogioco è al centro di questa strategia che riunisce, oltre al MMORPG e al cartone animato, anche fumetti, giochi di carte TCG, Action Figure, prodotti derivati e un gioco per XBOX 360° Live Arcade, Island of WAKFU.
Lo scopo di questa strategia transmedia è di immergere in ogni momento il giocatore nel mondo di WAKFU. Poco importa che sia davanti al suo computer, alla televisione o ad un libro! Si tratta di diversi approcci che gli permettono di moltiplicare il piacere e l’esperienza ludica, di approfondire il background o la storia dei personaggi, in breve, di scoprire WAKFU in funzione dei propri gusti e del proprio umore. Il progetto transmedia di WAKFU ha ricevuto, nel 2010, il premio della giuria come Studio Internazionale dell’Anno a Cartoons on the Bay.
Quali caratteristiche hanno riscosso più successo?
Gli aspetti che sicuramente suscitano maggiore interesse sono l’aspetto ecologico e politico. I giocatori, in WAKFU, hanno una grande autonomia. Attraverso il loro gameplay possono cambiare e stravolgere le condizioni del gioco. Se si considera l’aspetto politico, per esempio, ogni governatore eletto dagli altri, è libero di stabilire che tipo di politica attuare. Il suo governo potrà essere, quindi, completamente democratico o al contrario assomigliare ad una dittatura. In questo senso possiamo dire che WAKFU riproduce le stesse dinamiche che si ritrovano nel mondo attuale.
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Si! Provate personalmente WAKFU e DOFUS e scoprite questo universo accattivante, ricco di humour, strategia e divertimento.