Lanciato nel settembre dello scorso anno, Battlerite è lentamente diventato uno dei progetti in Early Access più venduti su Steam conquistando una grande community di estimatori attivissimi sui forum. Questo perché il titolo ha mostrato fin da subito un notevole livello di complessità e un’idea di fondo piuttosto originale, ovvero quella di prendere un sistema di combattimento in stile MOBA e adattarlo a una struttura tipicamente Arena, basata su nient’altro che deathmatch tra eroi.
Dopo aver saggiato accuratamente l’offerta nella sua versione pay to play ad accesso anticipato, cerchiamo di capire se Battlerite merita davvero l’acclamazione ricevuta ultimamente dai giocatori.
Anteprima di gioco
Nonostante condivida alcuni elementi con i MOBA, il titolo rientra più precisamente nella categoria dei brawler. Chi conosce l’ottimo Secret Ponchos troverà senz’altro numerose somiglianze con il lavoro di Stunlock Studios. La visuale è isometrica, le arene di dimensioni contenute, l’azione frenetica e skill based. Parliamo di MOBA in quanto sono presenti le classiche abilità con cooldown, in tutto 5 se si escludono fuoco primario e secondario, insieme alla possibilità di evocare una mount per aumentare la velocità di movimento al di fuori degli scontri.
Nello scarno reparto contenutistico, in fase di ampliamento, oltre a un breve tutorial sotto forma di campagna troviamo una modalità allenamento, una rissa in stile Heroes of the Storm, partite online o contro i bot sia in squadre da 2 che da 3. Per chi volesse è anche disponibile un matchmaking competitivo, League, in cui si possono guadagnare ranghi e vincere ricompense esclusive al termine di ogni stagione bimestrale. I bonus consistono in avatar, monete e forzieri (l’equivalente delle loot box di Overwatch).
Le casse contengono oggetti cosmetici con cui personalizzare i vari eroi da capo a piedi e possono essere ottenute spendendo la valuta in game oppure denaro reale. Per acquistarle singolarmente dallo shop toccherà invece mettere mano esclusivamente al portafogli; tuttavia considerando che al lancio si tratterà di un free to play non ci sentiamo di muovere particolari critiche agli sviluppatori per tale scelta. D’altronde gli eroi sono virtualmente gratuiti, essendo sbloccabili con le monete ottenute da partite e missioni giornaliere.
Grafica e gameplay
Battlerite utilizza Unity e lo fa in modo più che soddisfacente. I modelli, supportati da un art style caratteristico, sono realizzati con molta cura e godono di animazioni piacevolmente fluide. Le arene non vantano un gran numero di dettagli ma presentano comunque un buon grado di caratterizzazione scenica a metà tra il tribale e il mitologico, in linea con il tema principale del gioco. Pur trovandosi in Early Access, infine, non abbiamo riscontrato alcun singhiozzo nell’ottimizzazione né bug e glitch di sorta, indubbiamente un segnale positivo.
Per quanto riguarda il gameplay non possiamo che dirci soddisfatti dal provato, già su una strada promettente in termini di bilanciamento e feedback generale. Al momento si contano 21 eroi, suddivisi nei tre ruoli canonici di corpo a corpo, a distanza e supporto: tutti sembrano pensati per offrire un’esperienza diversa gli uni dagli altri grazie ad abilità variegate con parecchie sfumature inedite nel genere che attestano il lavoro certosino degli sviluppatori. Le partite durano in media 10-15 minuti e hanno un ritmo elevato. Il caos a schermo non è indifferente e ci aspettiamo una leggera riduzione degli effetti particellari durante gli scontri, d’altra parte però il sistema di combattimento veloce e responsivo gratifica come pochi altri titoli dello stesso genere sul mercato.
La chicca secondo noi meglio riuscita riguarda l’utilizzo del focus, l’equivalente del mana, il quale viene consumato in porzioni fisse ogniqualvolta attiviamo un’abilità. Non solo, ma tenendo premuto un apposito tasto è possibile attivare la versione focus delle suddette abilità, con miglioramenti drastici agli effetti e ai danni delle stesse. Gestirlo adeguatamente è dunque cruciale per le sorti delle partite e richiede una conoscenza approfondita delle meccaniche.
Conclusioni
Se non fosse per la relativa penuria di contenuti, Batterite non darebbe l’impressione di essere un titolo in Early Access. Il brawler di Stunlock Studios vanta già di una community incredibilmente ampia e si appresta a espanderla ulteriormente in fase di lancio, a fine 2017, passando al modello economico free to play. Assicuratevi di tenerlo d’occhio in quei frangenti perché promette davvero molto bene e non abbiamo dubbi sul fatto che diventerà uno dei Battle Arena più seguiti e giocati in circolazione.