Non è facile stabilire se DOTA 2 rappresenti la concorrenza, o se siano tutti i cloni presenti sul mercato a rappresentarla. Quel che è certo è che il genere MOBA nasce da una mappa chiamata DOTA, creata per Warcraft III tramite l’apposito editor e per mano di un autore sconosciuto.
DOTA (Defense of the Ancients) ha ottenuto un tale successo da spingere molti sviluppatori a copiarne le dinamiche, migliorandone l’aspetto e perfezionandone vari elementi. I titoli che attualmente riscuotono maggior successo sono League of Legends e Heroes of Newerth, seguiti da altri MMO minori o in fase di Beta Test.
Per esser considerato un settore di “nicchia”, il genere MOBA conta ormai più di 15 milioni di fan da tutto il mondo, facendo di conseguenza gola ad un numero sempre crescente di sviluppatori. Ma c’è ancora spazio per nuovi titoli? DOTA 2 riuscirà ad emergere e ad elevarsi come miglior titolo del settore, considerando inoltre che porta con se il nome del fondatore del genere MOBA?
Cosa è stato fatto fino ad oggi?
Valve sembra voler lanciare la propria creatura sul mercato con estrema cautela. Attualmente si trova in fase di Closed Beta, alla quale hanno avuto accesso solo alcuni fortunati. Quel che è certo è che tecnicamente parlando DOTA 2 sembra avere tutti i requisiti per sfondare, con un motore di gioco tutto suo che gli permette di non esser penalizzato da un comparto grafico datato, come ad esempio quello di League of Legends.
Attualmente DOTA 2 conta 68 eroi, ma ogni giovedì vengono annunciati nuovi arrivi. I meccanismi di base non sono cambiati ma i miglioramenti sono stati enormi, grazie anche all’introduzione di caratteristiche extra, schede con informazioni su tutti gli eroi e le relative abilità, possibilità di riconnettersi in caso di scollegamento, grafica migliorata con un estremo livello di dettaglio delle texture, animazioni fluide e alcune voci doppiate in maniera davvero esilarante (in inglese).
Un MOBA free to play?
Non è ancora stato definito ufficialmente il modello di business, ma ci si aspetta che con il successo del free to play anche Valve scelga di seguire il trend. A consolidare tale ipotesi c’è anche Team Fortress 2, un loro MMOFPS convertito in free to play e tuttora giocabile gratuitamente.
DOTA 2 ha fatto il possibile per rimanere fedele all’originale, cercando di richiamare a se tutti i fan vecchi e nuovi del settore. E’ tuttora possibile iscriversi alla beta, sperando di ricevere una chiave di accesso. Ci auguriamo che durante l’anno venga rilasciata perlomeno la versione di Open Beta, di modo da permettere ad un più massiccio numero di giocatori di poter partecipare, testare e valutare le reali potenzialità di questo titolo.
Ogni giovedì vengono annunciati sul blog ufficiale gli aggiornamenti introdotti, pertanto non resta che aspettare l’arrivo di ulteriori buone notizie.