Quando Facebook ha acquistato Oculus VR per 2 miliardi di dollari, entrambe le società hanno tenuto la bocca chiusa riguardo a quelli che realmente erano i loro obiettivi. Il denaro avrebbe aiutato Oculus a costruire una realtà virtuale più economica e migliore, mentre Facebook avrebbe avuto la possibilità di guidare questa nuova piattaforma così promettente.
Brendan Iribe, CEO di Oculus, ha tuttavia deciso di rivelare qualche informazione circa il loro progetto e gli obiettivi aziendali. Ciò che ha dichiarato riguarda la volontà di creare un’esperienza MMO dove un miliardo di utenti potranno giocare simultaneamente, il che rende Facebook un ottimo punto di partenza per creare una community così grande.
Un progetto ambizioso dalle dimensioni stratosferiche
Arrivare ad un miliardo di utenti può anche esser stata la ragione per cui Oculus ha deciso di unirsi a Facebook, anzichè ad una società di gioco tradizionale. Puntare tutto sui giochi come molte altre aziende fanno avrebbe potuto influire negativamente sulle potenzialità di una piattaforma di questo tipo. Si tratta comunque di un traguardo stratosferico mai raggiunto prima, un obiettivo ambizioso che farà da trampolino di lancio per l’azienda.
Oculus spera di offrire un’esperienza che faccia credere ai giocatori di vivere una vera conversazione, come se le persone fossero realmente insieme. Per ora le imperfezioni grafiche dei videogiochi non permettono di avere riproduzioni foto-realistiche, ma utilizzare uno stile cartoon dovrebbe comunque essere sufficiente per raggiungere un punto di svolta. Questo è quanto dichiarato da Brendan, il quale punta tutto sul convincere i giocatori di poter avere una conversazione realistica utilizzando Oculus. Il CEO afferma inoltre che i nuovi uffici a Seattle, guidati dal veterano di Valve “Michael Abrash”, diventeranno un laboratorio R&D che si impegnerà con le università e lavorerà con gli studenti sulla realtà virtuale.
Brendan Iribe, CEO di Oculus
Pensiamo che la realtà virtuale stia diventando una delle aree di ricerca più interessanti dei prossimi decenni.