Hand of the Gods – Smite Tactics: anteprima del nuovo CCG

Hand of the Gods: Smite Tactics nasce come una sorta di spin-off di Smite, la punta di diamante del catalogo Hi-Rez che ancora oggi mantiene una posizione di rilievo nel panorama dei MOBA, ma punta a un target differente, ovvero quello dei CCG.

Con l’ascesa di Hearthstone e Gwent il mondo dei giochi di carte collezionabili online si è espanso a dismisura attirando porzioni sempre più ampie di pubblico, impensabili fino a qualche anno fa. Lo studio americano ha quindi ben pensato di adattarsi alle tendenze rilasciando un titolo che ha molto da spartire con la concorrenza. Noi, da appassionati del genere, abbiamo deciso di provare la closed beta, disponibile in inglese.




Anteprima di gioco

La struttura di Hand of the Gods ricalca principalmente due modelli visti in passato, quello di Hearthstone dal punto di vista di carte e parole chiave e quello di Duelyst riguardo alle strategie di posizionamento sul campo di battaglia. L’obiettivo dei giocatori è ridurre a zero la salute del cristallo situato nella metà del terreno nemico, evocando unità al costo di mana e muovendole a mo’ di scacchi nel proprio turno. I mazzi sono organizzati in modo classico con un totale di 25 carte tra leader, creature, magie e dei.

I leader fungono da colonna portante dei deck, in quanto dotati di un potere eroe attivabile una volta per turno che spesso può cambiare le sorti delle partite. Al momento ne esistono due per pantheon e capeggiano le rispettive fazioni donandogli uno stile di gioco particolare. Greci, romani, norreni, egizi e cinesi possiedono tutti un set di carte esclusivo, insieme naturalmente a un set neutrale condiviso che espande le possibilità di creazione dei mazzi.

Trattandosi di una closed beta la collezione non è affatto abbondante, dunque acquistando anche una dozzina di pacchetti con valuta reale dallo shop si riesce a guadagnare un cospicuo valore aggiunto. Hi-Rez ha già annunciato di voler inserire tutte le fazioni presenti in Smite e ciò lascia ben sperare sul futuro del titolo, considerando quanto sia sconfinato il roster del suddetto MOBA.

Grafica e gameplay

Hand of the Gods viene mosso da Unreal Engine 4, uno dei migliori motori grafici su piazza. Di conseguenza i modelli 3D di leader e unità presentano un ottimo livello di dettaglio, inoltre gli effetti particellari all’attivazione di alcune carte restituiscono un feedback visivo notevole. Meno curati, invece, i campi di battaglia che sembrano più o meno tutti uguali e non sono tematicamente interessanti. Visto il background mitologico siamo sicuri di poterci aspettare qualcosa di meglio da Hi-Rez nei prossimi aggiornamenti.

Carte alla mano il gioco fila esattamente come Duelyst, con le sue strategie di posizionamento che tengono conto delle evocazioni in spazi adiacenti, della distanza d’attacco di unità corpo a corpo e ranged, di effetti simili a provocazione e rantolo di morte senza aggiungere nulla di realmente nuovo alla formula. La tattica più efficace consiste nel piazzare il maggior numero possibile di unità guadagnando tempo e attaccando la base nemica con costanza, così da bloccare sul nascere le iniziative dell’avversario. Ciò potrebbe essere attenuato allargando anche di poco il campo di battaglia oppure diminuendo la mobilità delle creature, a cui bastano appena due turni per arrivare al cristallo e danneggiarlo.

Per il resto davvero niente da sindacare, giacché in linea di massima le partite divertono offrendo diversi spunti di riflessione tattica. Rimaniamo in attesa dell’arrivo di nuovi contenuti a rimpinguare l’offerta in termini di collezione e di modalità, per ora limitate al matchmaking casuale e competitivo senza particolari incentivi o formule ingegnose. Hi-Rez è sempre abbastanza attenta ai feedback della community, pertanto riponiamo la giusta dose di aspettative nel prosieguo dello sviluppo.

Conclusioni

Hand of the Gods: Smite Tactics ha sicuramente delle grandi potenzialità. Prendendo esempio da titoli come Duelyst riesce ad offrire un’esperienza accessibile ma allo stesso tempo dotata di un certo grado di profondità strategica nella costruzione dei mazzi e nel piazzamento delle unità sul campo di battaglia. Tuttavia ricalca forse troppo pedissequamente la concorrenza e questo, alla lunga, potrebbe danneggiarne l’immagine rendendolo agli occhi del pubblico l’ennesimo clone di questo o quell’altro CCG. C’è dunque bisogno di apportare le dovute modifiche per conferire al prodotto un’identità ben precisa, evitando di ripetere l’errore commesso con Paragon.

Sito ufficiale: https://www.handofthegods.com/

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