StarCraft II: il celebre RTS è ufficialmente free to play

Con un annuncio inaspettato durante il BlizzCon di quest’anno, Blizzard ha rivelato che a partire dal 14 novembre StarCraft II passerà al modello free to play.

A quanto pare la decisione era in cantiere già da qualche tempo, infatti dalle parole del director Tim Morten si deduce che la Starter Edition (presentata nel 2015) aveva principalmente il compito di sondare le acque in vista della futura conversione F2P. Dopo ben 7 anni dall’uscita, dunque, il re degli RTS apre completamente le sue porte al pubblico non pagante. Vediamo di riassumere con ordine tutte le principali novità in arrivo a partire dalla prossima settimana.

L’offerta free to play




Innanzitutto bisogna stabilire cosa sarà effettivamente gratuito e cosa rimarrà a pagamento. Ad aprire le danze nella categoria free ci pensa la prima, bellissima, espansione del titolo, Wings of Liberty. A tutti coloro che l’abbiano acquistata non oltre lo scorso 31 ottobre verrà inoltre regalata anche la seconda campagna, Heart of the Swarm, altrimenti acquistabile insieme a Legacy of the Void e Nova Cover Ops, che manterranno il modello buy to play al prezzo singolo di 14,99€ o 39,99€ in bundle. Ai giocatori sarà inoltre consentito di accedere alle partite classificate senza limitazioni, a patto di raggiungere almeno 10 vittorie in modalità Unranked oppure contro l’intelligenza artificiale, e di usare ogni comandante coop presente e futuro fino al livello 5. Artanis, Kerrigan e Raynor continueranno ad essere disponibili in via gratuita a qualsiasi livello.

Per quanto riguarda i forzieri non ci saranno particolari variazioni. Gli utenti potranno acquistarli ugualmente e garantirsi tutti i contenuti premium rilasciati come i pacchetti annunciatore, skin e comandanti. A tal proposito segnaliamo l’introduzione di una nuova War Chest, al cui interno troveremo tre nuove skin per Protoss, Zerg e Marauder, con in più tre numeri di zecca del fumetto Shadow Wars disegnati dall’artista Miguel Sepulveda e incentrati sulla storia di Elms, Urun e Niadra. Non solo, ma è in arrivo anche un nuovo comandante coop composto da ben due personaggi: l’ammiraglio della flotta Dominion Matt Horner e la sua compagna, a capo dell’esercito di mercenari, Mira Han. Si attende poi la missione coop Part and Parcel, vincitrice del contest Rock the Cabinet 2017, la quale verrà aggiunta al parco mappe ufficiale nel corso del prossimo mese.

Cambiamenti al multiplayer




A seguito di un lunghissimo lavoro di bilanciamento da parte del team di sviluppo in collaborazione con la community di pro gamer, sono stati apportati dei significativi cambiamenti alle meccaniche del multigiocatore. Gli obiettivi sarebbero la riduzione del numero di partite terminate bruscamente, l’aumento dell’efficacia delle piccole unità di supporto, il conferimento di maggior controllo sullo stato del match ai giocatori e l’assegnazione di un ruolo unico a ciascuna unità.

Le meccaniche riviste riguardano in particolare Protoss, Terran e Zerg. I primi sono stati privati del Mothership Core e dotati del Battery Shield così da aiutarli in maniera piuttosto rilevante nelle prime fasi della partita. Sul versante Terran si notano le nuove abilità conferite al Raven, il cui Drone riparerà ora in via automatica le unità meccaniche circostanti danneggiate e il missile Anti-Armor si occuperà di infliggere danno ad area riducendo l’armatura delle unità colpite. L’Interference Matrix, infine, lo proteggerà dagli attacchi o dalle abilità di un singolo nemico. Tra i Zerg segnaliamo un nerf agli Infestor, in precedenza dotati della capacità di inchiodare gli avversari al terreno mentre adesso soltanto in grado di rallentarli.

Interessante la virata nella gestione delle risorse in gioco, indirizzata -ancora di più rispetto a quanto fatto con Legacy of the Void- alla promozione di strategie dinamiche ed espansive a discapito del difensivismo estremo. Per aiutare le rimonte dei giocatori in notevole svantaggio dopo aver perso terza o quarta base, si è ben pensato di accrescere le quantità di gas nei geyser Vespene e nei grandi nodi minerari. Così facendo il tempo di esaurimento della risorsa viene dilatato e gli utenti incentivati a catturare altre basi per accumulare materiali extra. Un ottimo cambiamento secondo la community, dal momento che in tal modo si rende molto meno necessario lanciarsi a capofitto e senza alcuna pianificazione sulle basi.

Commenti e aspettative

Da grandi estimatori di StarCraft II non possiamo che dirci contenti delle premesse di questo passaggio al free to play, in primis perché darà certamente nuova linfa alla produzione, negli ultimi anni un po’ stagnante in termini di player base, e inoltre sarà senz’altro un valido incentivo per tutti i fan di vecchia data in costante attesa di novità. Siamo altresì colpiti dalla volontà da parte di Blizzard di continuare a supportare questo titolo, ormai davvero di nicchia in un mercato invaso da MOBA e giochi di carte fin troppo simili tra loro. L’esperienza tipica di StarCraft rimarrà pressoché intatta, su questo non c’è dubbio, ma la sfilza di contenuti e migliorie in arrivo saprà, secondo noi, ampliare la community di appassionati.

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