Cuisine Royale: anteprima del nuovo sparatutto battle royale free to play

A tempo record, per i Battle Royale è già arrivata l’inflazione e nessuno sembra particolarmente sorpreso. Uno degli ultimi arrivati nel frenetico contenzioso di tendenza, Cuisine Royale, nasce addirittura da un pesce d’aprile, più in particolare come modalità aggiunta ironicamente a Enlisted, sparatutto online ambientato nella seconda guerra mondiale.

A seguito del discreto successo raggiunto, i ragazzi di Gaijin Entertainment hanno deciso di rendere la modalità standalone e free to play in modo da coinvolgere il maggior numero di utenti. Che dallo scherzo sia nato qualcosa di interessante? Ve lo raccontiamo in questa anteprima della versione ad accesso anticipato su Steam.

Anteprima di gioco

A prescindere da tutto, è bene far subito presente che Cuisine Royale è un titolo a bassissimo budget e almeno al momento conta una serie limitatissima di feature. Menu e interfaccia sono a dir poco spartani e le uniche modalità presenti sono la Battle Royale in singolo, coppie e squadre. La personalizzazione dell’alter ego si limita all’estetica dei mutandoni indossati, dal momento che si scenderà in campo nudi e crudi, salvo poi imbottirsi di pezzi d’armatura rinvenuta in gioco. Sappiamo già dell’arrivo a breve di microtransazioni cosmetiche in stile Battlegrounds ma non conosciamo i dettagli relativi a prezzi e modello di vendita.

In termini strutturali non si riscontra alcuna variazione significativa rispetto ai competitor. Classica battaglia reale tra una moltitudine di individui con un punto nella mappa da raggiungere prima che la nebbia ci raggiunga e metta lentamente fine alla nostra esistenza. Armi e corazze sono disseminate qua e là dentro gli edifici in attesa di essere raccolte ed equipaggiate, con un massimo di 4 bocche da fuoco e due pezzi di armatura per arto più busto e testa. Curiosamente sarà possibile rinvenire elmi e altre protezioni per il corpo a tema culinario, tra cui padelle, scolapasta e coperchi, caratteristica tanto inutile quanto simpatica.

Entrati in partita non ci aspetta il solito salto nel vuoto dall’aeromobile di turno, giacché veniamo catapultati in un punto casuale della mappa (piuttosto estesa tra l’altro) senza neanche una lobby pre-match. Dalle scorse settimane il numero di giocatori online sembra esser sceso vertiginosamente, tanto da non riempire mai neanche la metà dei 100 slot disponibili, con picchi di 20-30 utenti al massimo in Solo. Dato, questo, parecchio preoccupante trattandosi di un titolo che fa totale affidamento sulla salute dei propri server e rischia così di spiaggiarsi ancor prima di uscire dallo sviluppo.

Grafica e gameplay

Graficamente Cuisine Royale sa soddisfare l’occhio grazie al suo ottimo sistema di illuminazione, alle texture ben definite e alla ricchezza della vegetazione di cui si compone in larga parte il suo scenario. Pecca purtroppo in animazioni e gestione della fisica alla luce di movimenti goffi e plasticosi sia a piedi che alla guida dei mezzi a quattro ruote. Non è un gioco leggerissimo in termini di risorse, forse perché ancora in early access, ma si riescono ad ottenere facilmente almeno 60 fps anche su sistemi abbastanza datati.

Mouse alla mano, prevedibilmente, poco cambia nelle meccaniche ormai viste e riviste un po’ ovunque. L’unica differenza che abbiamo notato riguarda il restringimento della zona sicura. La nube tossica si muove infatti molto più velocemente di quanto visto altrove e di conseguenza si è costretti ad avvicinarsi all’obiettivo con molti minuti d’anticipo. Da qui l’impossibilità di riportarsi all’interno del cerchio se ne si rimane fuori anche giusto per qualche millimetro, cosa che speriamo gli sviluppatori risolvano al più presto.

Quantomeno lo shooting è solido visto che prende a piene mani da Enlisted, e le armi (tutte appartenenti al periodo della seconda guerra mondiale) restituiscono un feedback audiovisivo sufficiente. Per il resto parliamo di un’esperienza totalmente ripresa dai capostipiti del genere, che di nuovo non offre assolutamente nulla e si accontenta di accostarsi ai cloni prodotti in serie del recente periodo.

Conclusioni

Resta da chiedersi se valga effettivamente la pena di provare Cuisine Royale. Al momento la nostra risposta è no, anche se si tratta di un free to play. Ci sono già parecchi Battle Royale gratuiti ben più rifiniti e ricchi di contenuti di questo, a partire da Fortnite. L’unica speranza per Gaijin sarebbe quella di un esodo di massa da uno dei contendenti al trono oppure la sponsorizzazione da parte di qualche streamer di successo, anche perché allo stato attuale i server sono spopolati e non crediamo che la situazione possa cambiare né a breve né in futuro.

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